Test gomme invernali – Risultati ottimi, ma non è tutta la verità

Un bombardamento di articoli e pubblicità. Anche quest’anno l’inizio della brutta stagione è segnato dal gran battage mediatico sulle gomme invernali. Stabilizzatisi in qualche modo gli aspetti giuridici dell’obbligo di montarle (come alternativa più comoda e fattibile rispetto al portarsi le catene a bordo), si punta soprattutto a mostrare le virtù del prodotto. Che ci sono tutte, per carità. Ma a volte le si esagera, creando nel guidatore medio aspettative pericolose.

Questo potrebbe essere accaduto nei test svolti da Assogomma al Passo dello Stelvio. La prova più importante è stata la prova di frenata comparata fra le gomme invernali, quelle estive e alcuni “ibridi sperimentali” che incrociano le caratteristiche dei primi due tipi (mescola estiva con disegno dei tasselli invernale – con le lamelle – e viceversa). Assogomma ha fornito solo una media delle rilevazioni effettuate..

Sembra che alla base di tutto ci sia la variabilità delle temperature e delle altre condizioni climatiche durante le giornate dei test, che ha portato a far cambiare anche il fondo stradale (da semplice bagnato a innevato, con tutte le possibili sfumature intermedie).

Peccato “annegare” tutta questa variabilità riassumendola in semplici medie. Perché, in fondo, è la stessa variabilità che tutti noi troviamo sulle strade d’inverno. Avere i risultati dei test nei dettagli avrebbe potuto farci capire proprio che cosa cambia se la temperatura sale o scende, se la neve si sta sciogliendo o se sta ghiacciando eccetera.

Trovo che potesse essere un’ottima occasione per spiegare agli automobilisti a cosa vanno incontro. Oggi che le gomme sono prodotti sempre più sofisticati e specialistici, sulle nostre vetture si riproduce (in piccolo, ovviamente) quello che si vede sulle vetture da corsa: il meteo può esaltare o stroncare il tipo di gomma che il pilota e i suoi ingegneri avevano scelto prima della partenza. Con la grande differenza che l’automobilista normale non può fermarsi ai box a far cambiare le gomme ogniqualvolta cambi il tempo.

Dunque, bisogna sapere che il comportamento di ogni modello di pneumatico varia secondo le condizioni del tempo e dell’asfalto. Solo così si può avere una guida davvero responsabile. Visto che la maggior parte della gente ignora tutto questo, era il caso di spiegarglielo.

Invece si è preferito fornire dati medi, utili solo a confermare ciò che agli automobilisti si racconta da tempo. E cioè che con le gomme invernali va sempre tutto bene. Certo, in fondo questo è un po’ il mestiere di Assogomma. Ma così si creano aspettative eccessive nella gente. Che penserà di poter risolvere di colpo qualsiasi problema di aderenza legato alla stagione semplicemente facendo montare le gomme invernali.

Si creerà così la convinzione che per guidare in tutta sicurezza basti solo questo. Come vent’anni fa ci si riteneva immortali per il solo fatto di avere l’airbag, si pensava che con l’Abs scomparissero i tamponamenti eccetera.

Succede sempre, quando per ignoranza, pigrizia o senso pericoloso per la sfida si delega la propria sicurezza in auto solo ai nuovi ritrovati della scienza e della tecnica. Tra cui le gomme invernali.

  • Diego |

    Vivo in area montana in genere vado piano mantengo le distanze di sicurezza ed ogni anno con l’arrivò della neve vedo diverse auto gommate a neve uscire fuori strada. Domanda non sarebbe meglio dire agli automobilisti che le gomme da neve non fanno miracoli . Perché molti ne sono convintissimi.

  • Renato58 |

    Ricordiamo pure che per le gomme invernali, ancor più che per quelle estive, è fondamentale la profondità del battistrada. Quindi meglio evitare di montare invernali al limite del profilo di codice – sentito dire testualmente al gommista da un cliente “così la stradale non ha niente da dire, tanto non servono a nulla” – come è meglio evitare di girare con estive stile slik da gran premio.
    Perché ciò che pochi sanno, o vogliono ricordare, è che abs e esp sono ottimi ausili con gomme in ordine, ma già sull’asciutto veri e propri “moltiplicatori di inefficienza” nel caso di pneumatici usurati. Ancora peggio d’inverno.

  • Paoblog |

    Le gomme invernali aiutano, ma non risolvono, ma questa affermazione non deve essere intesa come una limitazione delle invernali, anzi; intendo dire che se non si adatta lo stile di guida alle condizioni della strada (e meteo), neanche le gomme invernali vi tireranno fuori da situazioni pericolose nelle quali vi siete andati a ficcare da soli.
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    Esp, Abs, gomme, tutto inutile se non usate anche il buonsenso. Buonsenso la cui mancanza la si nota anche partendo dalle piccole cose, come ad esempio pulire i fari e tutti i vetri prima di partire.
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    E’ assolutamente necessario avere l’occhio lungo per cercare di leggere al meglio sia il traffico sia le mosse degli altri automobilisti. Invernali si, invernali no, la frenata brusca non è mai un affare se guidi su un fondo insidioso.
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    E sarebbe il caso (e non solo in questo caso) di evitare le distrazioni (vedi alla voce: cellulare, gazzetta appoggiata sul volante, trucco per le donne ed il girarsi a guardare il pupo sul sedile posteriore, regolarmente allacciato nel seggiolino, mi auguro.)
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    In seconda battuta, ricordiamoci che noi abbiamo le invernali, gli altri non è detto, il che può portare a situazioni pericolose (evitabili se l’altro usa il buonsenso).

  • Gianni |

    La stessa cosa vale anche per tutti i componenti elettronici che aiutano la guida di un qualsiasi mezzo, auto, furgone, mezzo pesante. L’elettronica può aiutare ma contro la legge della fisica è dura. Cordiali saluti

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