Avete visto l'ennesima sentenza che mette in discussione il Tutor? Stavolta il giudice di pace di Rovigo ha annullato una multa perchè non sarebbe chiaro dove si dovrebbe presentare il ricorso. Visto che viene misurata la velocità media su un tratto che attraversa i territori di vari comuni e visto che questi centri ricadono sotto la competenza di giudici diversi, le multe dei Tutor installati in posti dove ricorre questa situazione sarebbero tutte illegittime. In realtà, basta ragionare un pochino per capire che, se la Prefettura di Rovigo avrà la pazienza di appellare la sentenza, potrà farla ribaltare.
Infatti, la località da considerare per determinare dove presentare il ricorso è quella "della commessa violazione", dice il Codice della strada. E in questo caso la violazione si può commettere in un solo punto: sotto il portale del Tutor che chiude il tratto cronometrato. Infatti, potrei benissimo percorrere quel tratto a 200 all'ora e fermarmi nella piazzola di sosta prima di quel portale: in questo caso, ufficialmente non avrei commesso alcuna infrazione e infatti non prenderò alcuna multa (lo scrivo con certezza assoluta, perché dove c'è un Tutor acceso in modalità di misurazione della velocità media non si può tenere in funzione anche un autovelox).
Non a caso, il ministero dell'Interno ha già chiarito un paio di anni fa la questione e lo ha fatto nell'unico modo corretto possibile. Qualche giudice non lo ha capito o fa finta di non averlo capito. L'aspetto triste della vicenda è che, se anche gli arrivasse una "bocciatura" dalla Cassazione, lui stesso o altri suoi colleghi potrebbero continuare a emettere sentenze sbagliate. Perché la Cassazione decide solo sui singoli casi e alla gente comunque conviene fare ricorso, in quanto spesso le forze dell'ordine e le Prefetture non hanno forze né voglia di portare i fascicoli fino in Cassazione.
Viva l'Italia!