Multe automatiche a chi non si ferma entro le strisce e count down ai semafori. Polemiche in vista

Superate (si fa per dire) le polemiche sui controlli automatici di passaggio col rosso, i semafori continuano a riservare novità. Per ora in sordina, ma c’è da giurare che prima o poi gli animi torneranno a scaldarsi. Come ai “bei tempi” del T-Red. Infatti, sono in arrivo multe automatiche anche per chi col rosso si ferma ma lo fa oltre la striscia di arresto. Inoltre, è iniziata la sperimentazione dei count-down che danno la durata residua dell’accensione sia del giallo sia del rosso sia del verde: un’idea partorita per spegnere proprio le polemiche su T-Red e affini, ma sappiamo che in Italia è particolarmente difficile mettere tutti d’accordo.

Quanto al controllo della striscia di arresto, dopo il meritorio articolo scritto qualche mese fa su Quattroruote da Mario Rossi per segnalare il problema, va detto che sono stati approvati altri modelli. Dunque, l’offerta sul mercato si va moltiplicando e si porta con sé il moltiplicarsi delle tentazioni per sindaci, assessori e comandanti di polizia locale. La torta è sempre la solita, maleodorante: non c’è solo la fetta degli incassi delle multe, ma anche quella delle regalie per chi sceglie un apparecchio e una ditta fornitrice invece che altri. Nel caso della striscia di arresto, il malaffare ha tutte le caratteristiche per essere più evidente: l’infrazione è infinitamente meno pericolosa del passaggio col rosso e i controlli automatici nascono da una “forzatura” dell’articolo 201 del Codice della strada, che li autorizza – tra le altre cose – per tutte le violazioni connesse ai semafori, senza appunto distinguerne la pericolosità. Addirittura il Comune di Pieve Emanuele (Milano) aveva incredibilmente iniziato a fare multe ben prima che gli apparecchi fossero approvati.
Così le aziende del settore si sono buttate nel business e la distinzione dovrebbero farla sindaci, assessori e comandanti. Ma l’esperienza pluridecennale ci ha già fatto vedere che troppi di loro ragionano solo in base al “parametro della torta”. Non ci resta che sottolineare che un controllo automatico sulle strisce di arresto ha senso solo negli incroci in cui c’è gente che abitudinariamente supera la striscia e così intralcia i pedoni che devono attraversare (questo è l’unico pericolo per la sicurezza) o i bus che devono fare una svolta. Ma quanti incroci conoscete dove tutto ciò capita? Pochini, vero? Dunque, in teoria dovrebbero essere pochini (almeno in rapporto al numero sterminati di incroci semaforizzati che abbiamo in Italia) anche gli apparecchi. Staremo a vedere…
Tra l’altro, il controllo automatico della striscia fa venire meno una valvola di sfogo per il problema della durata del giallo, sollevato da sempre da chi è contro T-Red e affini: abbiamo sempre detto che chi pensa di essere sorpreso da un giallo che dura troppo poco può sempre evitare la multa per passaggio col rosso fermandosi anche oltre la striscia di arresto: gli apparecchi di controllo per far scattare la sanzione per il rosso (che comunque è ben più pesante rispetto a quella per il mancato rispetto della striscia) considerano se il veicolo ha superato il centro dell’incrocio, quindi chi non prosegue era comunque immune da multe anche fermandosi dopo la striscia. Adesso si rischia di essere puniti anche in questo caso, sia pure in modo più leggero.

Quanto al count down, la Scae (produttrice di semafori) è stata autorizzata dal ministero delle Infrastrutture a sperimentare un display con le cifre che cambiano colore, indicando la durata residua di ciascuna delle fasi (verde, giallo e rosso). I test serviranno a stendere il disciplinare tecnico in base al quale il ministero approverà tutti i count down. L’approvazione era stata “sdoganata” dalla riforma del Codice della strada, legge 120/10, finora rimasta senza seguito su tale questione, tranne che per una prima timida sperimentazione autorizzata in alcune città solo per le lanterne dedicate ai pedoni.
Chi capita a un semaforo con il nuovo display potrà capire, per esempio, se il verde durerà ancora abbastanza per passare senza che sia necessario affrettarsi. Un bel servizio. Ma che cosa combinerà chi dal display vedrà invece che il verde sta per finire? E chi è già fermo al rosso resisterà sempre alla tentazione di ripartire già quando il display gli indica che il rosso sta per finire?

  • Maurizio Caprino |

    E se uno si fermasse oltre la striscia solo perché il semaforo è diventato invisibile per scarsa manutenzione (per esempio, fogliame non tagliato)? Qual è il problema di sicurezza, in questo caso? Fermarsi due metri dopo il dovuto o non curare la manutenzione di un dispositivo di sicurezza importante come un semaforo?

  • Pietro |

    Le solite chiacchiere fondate sul nulla… Se esiste una linea di arresto, questa va rispettata… punto.
    Ma in Italia siamo maestri di distinguo assurdi che alimentano ricorsi e cavilli. Così la certezza della pena latita e i comportamenti rischiosi aumentano.
    Avanti così…

  • Paoblog |

    ”Divertente (si fa per dire) leggere un passo del libro “Sud. Un viaggio civile e sentimentale” di Marcello Veneziani, dove l’autore racconta di quando, in una città del sud, fermatosi ad un semaforo rosso, è stato strombazzato dall’automobilista dietro di lui che gli ha urlato “e vai, che è rosso fresco!!”
    *
    Rosso fresco? E se dall’altra parte passa uno con il verde maturo, che si fa?

  • Paoblog |

    Mi scrive un lettore del Blog: “qualche giorno fa ho ascoltato qualcuno elencare – fra il serio ed il faceto – i 5 colori del semaforo che secondo lui permettono di avviarsi ad un incrocio: verde, giallo, giallo lampeggiante, quasi verde e rosso da poco.”

  • Paoblog |

    Dopo aver letto l’articolo, mi scrive un amico: “Prova a fermarti all’arancio quando vedi dietro con lo specchietto il solito assatanato che a 100 all’ora vuole passare bestemmiandoti dietro…”
    *
    La mia risposta: “ti dirò di più. l’altra mattina in Viale Marche dove il semaforo è controllato dal T-red mi sono ovviamente fermato al giallo e dietro di me c’era un ambulanza (non in emergenza) che mi ha pure suonato.
    *
    Senza dimenticare l’amica che una volta ha preso la multa con un rosso “sospetto”, per cui la volta successiva si è fermata al giallo a Trezzano e quello dietro le ha sfondato la Yaris (nuova) facendole oltre 4200 € di danni…

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