A Milano un incrocio su sette ha semafori irregolari

A Milano ci sono circa 720 semafori. Mi riferisco al numero di impianti (uno ogni incrocio semaforizzato) e non alle singole lanterne, che sono più del quadruplo. Dunque, un sistema difficile da gestire e tenere in perfetta manutenzione, non ci piove. Ma non è accettabile che circa 100 di questi impianti non siano conformi al Codice della strada, che ormai sta per festeggiare i suoi 22 anni. in vigore dal 1992.

Apparentemente, la non conformità è roba da poco: il difetto più diffuso sta nel fatto che il verde resta ancora acceso quando scatta il giallo. Però questo può disorientare i non pochi stranieri che circolano per Milano. E pure qualche italiano: ricordo che anni fa fui contattato da un lettore che mi chiedeva lumi proprio su questo problema. Non basta: i semafori non conformi a volte sopravvivono anche in punti-chiave del traffico cittadino, come i piazzali Lotto e Stuparich, dove alla “piena” di tutti i giorni si aggiunge il caos dovuto a partite e concerti nel vicino stadio di San Siro.

Senza contare il rischio di contenzioso se a un semaforo non in regola si associa un controllo automatico del passaggio col rosso. E speriamo che alla giunta Pisapia non venga in mente di aggiungere il controllo automatico del rispetto della linea di arresto, reso possibile da un’interpretazione cavillosa della riforma 2010 del Codice della strada e già adottata da amministratori locali che evidentemente vogliono solo fare cassa (sulla striscia di arresto nessuno s’inventi che è questione di sicurezza, tutt’al più il controllo automatico è opportuno su incroci dove spesso restano “impigliati” i bus, ma è evidentemente una questione di fluidità del traffico che si pone in pochi e ben precisi punti).

E allora perché si lascia che tutto vada così?

Difficile credere che sia colpa dei vigili: Milano ha un corpo di polizia locale grosso e ben qualificato rispetto alla media. Aveva persino un ufficio dedicato allo studio degli incidenti stradali che apparivano più significativi e segnalava se nella strada e nella sua segnaletica c’erano anomalie che li causavano o li facilitavano.

Poi magari più di una segnalazione è caduta nel vuoto, per economie e insipienze varie che ormai non fanno nemmeno notizia. Succedeva, succede e succederà.

Però questa non sembra una buona ragione per tagliare le gambe a quell’ufficio. Lo hanno fatto quando hanno messo tutto il settore Traffico sotto l’assessorato Ambiente e mobilità, scorporandolo dall’ambito Sicurezza urbana e polizia locale. Questo ufficio faceva parte del settore Traffico, che con la giunta Pisapia è stato scorporato dall’ambito sicurezza urbana-polizia locale e messo funzionalmente alle dipendenze dell’assessorato all’Ambiente e alla Mobilità. Sembra solo una questione di etichette, però di fatto quell’ufficio del settore Traffico che studiava gli incidenti e suggeriva soluzione non esiste più.

Perché non funzionava o perché c’è un modo più efficiente per fare le stesse cose? O, ancora, perché suggeriva troppe cose che non si vogliono o non si possono fare? In una città che in 22 anni non è ancora riuscita a completare la messa a norma dei semafori, nessuna risposta appare scontata.

  • Non_mi_avete_consentito |

    Ho avuto troppo da fare, in questo ventennio, e non ho potuto finire di mettere a posto anche tutti i semafori di Milano.

  • Paoblog |

    nel maggio 2012 leggevo che la Giunta aveva deliberato per lo stanziamento di 3 milioni di € da investire per migliorare l’efficienza dei semafori.
    Vedi: http://paoblog.net/2012/05/15/semafori/
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    Ma tra il deliberare ed il Fare…

  • Paoblog |

    Al di là dei semafori a norma, c’è anche da dire che gli stessi sono regolati in maniera imperfetta. Penso a quello in viale Marche (cheincrocia Viale Zara) dove il verde scatta sul secondo impianto in mezzo all’incrocio, ma resta rosso (a lungo) sul primo. Non sono pochi gli automobilisti che partono al verde, ma in realtà hanno ancora il rosso e non si capisce il perchè.
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    Penso poi ai semaforo di Piazzale Lotto per chi arriva da Via Caprilli; con i lavori della M5 sono anni che è vietato andare dritto, per cui si deve girare a sinistra, direzione Stuparich, se non fosse che quando impegni l’incrocio con il verde, poi ovviamente trovi l’altro semaforo rosso. Niente di male, se non fosse che il verde scatta nello stesso istante per tutti permettendo la svolta solo ad un paio di auto. Poi c’è quello che forza la mano, rischio incidente, ingorgo garantito.
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    Penso ai semafori pedonali. Spesso il giallo scatta pochi istanti dopo il verde e, se la memoria non m’inganna, con il giallo ci si dovrebbe fermare, anche se pedoni.
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    Peccato che facendolo non si riuscirà mai ad attraversare, in quanto il verde non ti dà il tempo tecnico per farlo e badate bene che ho fatto delle prove reali.
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    Sono alto 1.85 e se aumento il passo ho una buona falcata che però, a semaforo verde, non sarebbe sufficiente; nel contempo gli scarsi pedoni che si fermano al giallo si rendono presto conto che il giallo resta fisso per parecchi secondi, più che sufficienti ad attraversare.
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    Però così facendo e considerando che a quel punto il rosso può scattare in qualsiasi istante, è facilissimo trovarsi in mezzo all’incrocio, con le auto che ti suonano, tu che ti arrabbi, e via con il nervosismo.
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    Ovvio che il pedone non ha torto, in quanto non poteva fare altro che attraversare, ma ha ragione anche l’automobilista che ha il verde e che magari da dietro abbiamo gli arriva il concerto di clacson, per cui si rischia (talvolta) lo scontro fisica per colpa di semafori mal gestiti.
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    D’altro canto non è che i semafori pedonali di Milano abbiano tutti gli stessi intervalli di tempo fra i vari colori, per cui è impossibile per il pedone regolarsi di conseguenza.
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    Mi chiedo se se sia così difficile e/o oneroso mettere il contasecondi sopra al semaforo. Sapendo quanti secondi di verde e di giallo ti restano, sarebbe facile per tutti gestire l’incrocio.
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    Penso inoltre ai semafori ai quali è stata tolta la freccia di svolta: Vedi: http://paoblog.net/2013/09/11/4ruote-semafori/
    °
    Per quanto riguarda i vigili, in occasione dell’odissea per un semplice cartello abbattuto, quandomi lamentavo del fatto che la cosa non si risolvesse i vigili mi dicevano che lorole segnalazioni le fanno, ma poi…
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    Eè anche vero che quando fai le segnalazioni ai vigili sembra che ti danno certe risposte…- Vedi: http://paoblog.net/2012/07/31/segnaletica-8/ oppure http://paoblog.net/2010/09/15/ah-i-vigili-milanesi/
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    P.S. 22 anni per sistemare i semafori? Siamo nei tempi, visto che per rimpiazzare un cartello utile, ci sono voluti 365 giorni – Vedi: http://paoblog.net/2011/01/13/cartello-milanese/

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