Lupi, Ciucci, le strategie per la sicurezza stradale e la camorra nei cantieri

Che cosa avranno da dirci Maurizio Lupi e Pietro Ciucci sulle strategie per la sicurezza delle strade? Sono stati invitati per il 18 settembre dalla Dekra alla presentazione del Rapporto annuale di quest’organismo tedesco che la sicurezza la studia. E – dice il programma della manifestazione – devono dar conto delle strategie italiane per la sicurezza stradale. Fino a un paio di mesi fa, i loro interventi sarebbero stati prevedibili quasi come orari ferroviari: le istituzioni parlano sempre di potenziamento dei controlli, nuove sanzioni, semplificazioni. Qualche volta si parla pure di migliorare le infrastrutture…

Ma come si farà a restare fedeli ai soliti cliché quando bisogna dar conto all’opinione pubblica di come ha fatto un bus (in Irpinia, facendo 40 morti) a cascare da un viadotto autostradale le cui barriere avrebbero dovuto offrire tutte le migliori garanzie e invece sono volate giù assieme al mezzo? L’esperienza insegna che in questi casi il potente di turno parla d’altro, tanto nessuno sta poi lì a ricordargli le sue responsabilità. E, se poi qualcuno dal pubblico lo incalza, si fa presto a zittirlo (più o meno elegantemente).

L’impresa di fare muro di gomma, però, stavolta sarà più difficile: la Procura di Avellino sta puntando i riflettori su vari tratti dell’A16, anche perché ha ricevuto segnalazioni circostanziate. E alcune parlano di lavori fatti dalla camorra.

Ecco: la lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata è un buon argomento di strategia. Per rendere – tra l’altro – più difficile fare lavori con pezzi scadenti e manodopera distratta. Vedremo se Lupi e Ciucci avranno il buonsenso di parlarne. PS: come da copione, non ne hanno parlato. Qui di seguito, il comunicato stampa con il resoconto dell’evento.


Comunicato stampa
Marco Mauri, CCO di DEKRA Italia, lancia 3 proposte al Parlamento e Governo in occasione della presentazione del Report sulla sicurezza stradale 2013
Roma, 18 settembre 2013 – Revisioni obbligatorie annuali dopo il decimo anno di vita per i veicoli su strada; corsi superiori di guida sicura per i giovani, obbligatori per i neo patentati; sostegno pubblico all’utilizzo di sistemi tecnologici per la sicurezza come il radar anticollisione, il sistema salva cambio di corsia e valutazione se renderli obbligatori.
Queste le tre proposte che al termine della presentazione del Rapporto sulla Sicurezza Stradale 2013 dedicato alle strade extraurbane, Marco Mauri, Country Chief Officer di DEKRA Italia, ha sottoposto con un riscontro positivo ai partecipanti alla tavola rotonda. La discussione, moderata da Fabio Dadati, giornalista ed esperto in trasporti e logistica, ha visto partecipazione di: on. Rocco Girlanda, Sottosegretario ai Trasporti; Sen. Altero Matteoli, Presidente della Commissione Trasporti del Senato, già Ministro della Infrastrutture e dei Trasporti; Ing. Pietro Ciucci, Presidente e Amministratore Delegato di ANAS; on. Michele Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera.
Di fronte a una sala piena, con oltre sessanta partecipanti tra parlamentari, stakeholder e giornalisti, Mauri ha illustrato i risultati dell’importante studio sulla Sicurezza Stradale portando il dibattito su un piano concreto e propositivo. A seguito, importanti interventi dei relatori con assunzione di impegni e aggiornamenti sulle attività in corso.
Michele Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha chiesto maggiori controlli sulle strade che in Italia risultano ben sette volte inferiori a quelli realizzati in Germania (7 milioni l’anno contro un milione), e un maggiore impegno sottolineando che “la sicurezza stradale è il punto centrale del lavoro della Commissione Trasporti della Camera”. Ha poi aggiunto che “bisogna superare il vincolo di spesa in questo contesto perché è un controsenso, visto che i costi degli incidenti stradali equivalgono a circa un punto e mezzo di Pil e le risorse investite vengono certamente ripagati con gli interessi”. A questo punto l’on. Meta ha posto l’accento sul tema a lui più a cuore e si è impegnato a lavorare per la “realizzazione entro 6 mesi della riforma del Codice della Strada”.
Il sen. Altero Matteoli ha evidenziato come sia necessario un approccio diverso da parte dei ministeri economici ai vincoli di spesa su infrastrutture, trasporti e sicurezza, ricordando come nei dieci anni in cui ha ricoperto il ruolo di Ministro (prima dell’Ambiente e poi di Infrastrutture e Trasporti) abbia sempre trovato una chiusura da parte dei colleghi che sono succeduti alla guida del Ministero del Tesoro, i quali applicavano politiche difensive e non di sviluppo e ha notato come con il Governo attuale tale atteggiamento non sia cambiato. Il senatore ha quindi concluso che “è necessario modificare radicalmente l’approccio se si vogliono ottenere risultati concreti”. Il Presidente della Commissione Trasporti del Senato, poi, ha chiesto “un maggiore impegno sulla formazione sia in ambito della sicurezza nelle scuole, che nei corsi di guida sicura, ma soprattutto, un’attenzione da parte delle famiglie sui comportamenti dei figli richiamando i genitori ad una precisa assunzione di responsabilità”.
Il Presidente di ANAS Pietro Ciucci, in un intervento articolato, ha evidenziato “le innumerevoli attività che l’azienda svolge per la sicurezza ed il miglioramento della rete viaria italiana”, ha richiamato gli investimenti in termini tecnologici che vengono effettuati, come ad esempio i nuovi tutor per strade extraurbane che si stanno sperimentando con ottimi risultati. Ha poi sottolineato il fatto che gli introiti derivanti da sanzioni del Codice della Strada non siano di competenza ANAS. Il Sottosegretario, Rocco Girlanda, a questo punto si è impegnato ad approfondire la questione anche riprendendo una sollecitazione dell’on. Meta. L’ing. Ciucci, ha poi, richiamato “la difficoltà di gestione della rete stradala extraurbana divisa tra innumerevoli soggetti: ANAS, Regioni, Province e Comuni, con tratti di strada che cambiano continuamente gestore”.
Il Sottosegretario Rocco Girlanda ha ribadito che “la sicurezza è al centro delle politiche del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”, ha ricordato gli interventi previsti dal Decreto del Fare ed ha sottolineato come sia “necessario uno sforzo sia in termini di innovazione e di revisione normativa, ma anche di crescita culturale e formazione al fine di permettere ai cittadini di essere in grado di utilizzare le nuove tecnologie di assistenza alla guida e informative”. Ha, quindi, confermato “l’importanza del tema relativo alle revisioni dei mezzi in circolazione su cui il Governo sta lavorando”.
Al termine dell’incontro, tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di superare i vincoli di spesa per interventi sulla sicurezza che rappresenta un valore centrale di una società civile e che portano anche alla riduzioni di costi sociali enormi dovuti agli incidenti ed hanno di fatto accolto con favore le proposte presentate da DEKRA Italia per il miglioramento della sicurezza stradale.

  • rino nasti |

    Grazie Maurizio, ci stai anticipando che l’Italia ha intenzione di affidare alla DEKRA qualche consistente studio sulla sicurezza…Ma si, d’altra parte i tecnici italiani da un pò di tempo si stanno rifiutando di “friggere il pesce con l’acqua”. Scusa, solo alcuni. Altri hanno tanti soldi da spendere per fare campagne teatrali, spot, filmettini ecc. (tutte cose di cui i giovani non se ne fregano assolutamente nulla, ed è ampiamente documentato, mentre gli adulti peggio).

  • Riccardo |

    credo farebbero più bella figura a mandare un certificato medico…

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