Sicurezza stradale alla Mostra del cinema. Senza complessi

In un Paese dove non si riesce ad aprire un'inchiesta ministeriale su un incidente costato la vita a 39 persone per cause a dir poco sospette, a essere buoni si ha la sensazione di vivere in mezzo al fatalismo imperante (o con davanti un muro di gomma?). E allora fa specie che sempre all'interno di un ministero qualcuno si sia dato la pena non solo di mettere insieme fondi per far girare un bel film che lascia un segno per la sicurezza stradale (proprio contro il fatalismo), ma anche di promuoverlo incessantemente per due anni. Così Young Europe è arrivato alla Mostra del cinema di Venezia, sia pure fuori concorso ( Download RASSEGNA YOUNG EUROPE).

Il segno che questo film lascia sta nel fatto che la trama è come quella di altri film che parlano di storie di ragazzi e genitori, di società, di costume. All'interno di questo contesto, la sicurezza stradale fa solo capolino. Ma proprio per questo il messaggio è più profondo e credibile: questo non è il solito documentario mediamente noioso.

Dunque, la Polizia stradale (in collaborazione con dipartimento di Psicologia della Sapienza di Roma) è riuscita ad andare oltre le mere finalità istituzionali, quelle per le quali entra solitamente nelle scuole e negli ultimi due anni ha potuto aggiungere in 50 occasioni la proiezione di questo film per rafforzare e innovare i messaggi per la sicurezza stradale. In queste occasioni sono stati coinvolti circa 100mila ragazzi. Ma sarebbe bello se si riuscisse a far entrare il film nel normale circuito delle sale cinematografiche, coinvolgendone tanti altri.

  • Paoblog |

    Mi chiedo se un film di questo genere “durerebbe” qualche giorno in una sala cinematografica. Leggevo giorni fa del calo drastico del numero di spettatori nei cinema.
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    Le cause? Il web, il costo dei biglietti, tutto fa brodo, ma in questo caso temo che pochi paghino un biglietto per vedere un documentario di questo genere.
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    “La marcia dei pinguini” acchiappa lo spettatore medio, un documentario sulla sicurezza stradale, molto meno…
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    Sarebbe oltremodo intelligente trasmetterlo in televisione, magari inserendolo “a puntate” in una trasmissione come Superquark oppure evitando di trasmetterlo alle 23.45, quando non lo guarderà nessuno.
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    Il problema vero, secondo me, in realtà non è il costo del biglietto oppure su quale media venga trasmesso il film, ma è la superficiale mediocrità che c’è in giro, che si manifesta chiaramente con questo esempio, citato l’altro giorno sul Gruppo FB: “L’Ue abolisce il bidet? Falso, ma tutti ci credono” e quel che è peggio, aggiungerei io, condividono, ancora una volta senza verificare o farsi qualche domanda.
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    Condividere senza riflettere non è goliardia o umorismo, ma denota superficialità, e contribuisce solo a fare Disinformazione e, talvolta, a distrarci dai veri problemi.
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    Tutti scatenati a parlare della multa UE perchè usiamo il bidet ed intanto nessuno parla delle centinaia di milioni di € di multe che paghiamo veramente (Vedi: http://paoblog.net/2013/06/25/112/)
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    In questi giorni io ho messo in piedi un’iniziativa, tramite il Blog, per la condivisione del documentario Trashed (ne consiglio la visione – http://paoblog.net/2013/08/20/ambiente-173/) ed ho avuto una buona risposta dai miei Bloggers che pertanto riceveranno il dvd, ne organizzeranno la visione con più persone e successivamente invieranno il dvd ad un altro Bloggers e via così.
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    Sarò disilluso, sarò poco fiducioso nei confronti degli italioti, ma temo che ancora una volta saranno i singoli a Fare, mentre la Società starà a guardare. Tanto è la filosofia su cui si basano in molti (troppi): “che mi frega, tanto ci penserà qualcun altro”

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