"C'è stato un incidente ! Sono al volante di una Yaris ed un un grosso camion mi ha appena urtato ed ha proseguito la marcia…fermatelo!"
Questa la telefonata ricevuta dal Centro Operativo della Polizia Stradale di Genova ieri sera: un automobilista chiedeva aiuto e subito una pattuglia veniva inviata a Sestri Levante, in A12, in attesa di intercettare il bisonte della strada che stava fuggendo dalle sue responsabilità.
L'autoarticolato veniva effettivamente intercettato e fermato, verso le ore 20, in una piazzola subito dopo Chiavari, ma qui iniziavano le sorprese.
D.L., l'autista di 36 anni originario della toscana ed alle dipendenze di una ditta di trasporti pisana, ammetteva subito di essere conscio del fatto di non poter circolare.
La domenica, come si sa, vige il divieto di circolazione per i mezzi pesanti e quel mezzo viaggiava in barba a tale normativa.
Ma gli agenti cercavano tracce riconducibili al presunto incidente con la Yaris e nel fare al Centro Operativo di telefonare al numero di telefono dell'automobilista che aveva dato l'allarme, numero rimasto ovviamente in memoria.
Dopo qualche secondo il telefonino dell'autista iniziava a squillare e dopo lo stupore iniziale dei due "centauri" la verità iniziava a venire a galla: lui stesso aveva inventato la storia dell'incidente fingendosi alla guida della Yaris che, a questo punto, era esistita solo nella sua fantasia.
D.L. crollava davanti agli agenti e confessava di aver tirato su quella messinscena nella speranza di essere fermato dalla Stradale: il suo datore di lavoro lo costringeva infatti a circolare nelle giornate vietate…gli doveva 10000 Euro…lui aveva tre figli…la moglie dalla quale si era separato reclamava gli alimenti…e quello era il gesto disperato di chi non sapeva più come fare, una maldestra rivalsa nei confronti del suo capo.
Patente e Carte di Circolazione ritirate e sospese, 419 Euro di sanzione e soprattutto una segnalazione per procurato allarme, questo il triste risultato di una triste storia di una domenica sera estiva.