Esodo estivo con tempi di percorrenza “certi” anche a Roma

Certo, le grandi novità di questo esodo estivo sono il quasi-completamento della Salerno-Reggio Calabria (Scarica A3 aperture luglio 2013 ok) e la totale assenza di giornate con bollino nero. Nell'attesa di sapere come andrà davvero (per esempio, durante le vacanze il calo di traffico dovuto alla crisi potrebbe invertirsi perché la gente fa giornate di vacanza "mordi e fuggi"), va messa in evidenza un'altra novità: l'indicazione dei tempi di percorrenza sul Raccordo anulare e sull'autostrada Roma-Fiumicino (Scarica Comunicato tempi percorrenza PMV). Cose che in Francia si vedono da vent'anni e sulle principali autostrade italiane a pagamento da oltre una decina, ma il fatto che anche la caotica Roma si adegui è una bella notizia (frutto degli investimenti fatti negli ultimi dieci anni dall'Anas sull'infomobilità). Solo che, perché queste indicazioni diano davvero beneficio, bisogna ricordare esattamente a che cosa servono e come funzionano davvero.

Indicare i tempi di percorrenza serve principalmente a farti mettere l'anima in pace, se ci sono intoppi di traffico (e sulle autostrade di Roma ce ne sono eccome): sai che non potrai metterci meno dei minuti che ti dicono, per cui è inutile e dannoso commettere imprudenze. Quando non c'è traffico, invece, è quantomeno dubbio che indicare i tempi di percorrenza serva: essi sono calcolati sulla base della velocità media rilevata dai sensori sull'asfalto e a quella indicata dalle centrali che "seguono" le scatole nere e i navigatori satellitari "intelligenti" montati sui veicoli in transito, ma tengono comunque conto del limite di velocità. Quindi, in assenza di traffico, il guidatore che lo viola può prendersi il gusto di guadagnare sempre più minuti rispetto a quel che gli dice il pannello a messaggio variabile.

  • goldwing98 |

    Non mi pare che i tempi di percorrenza indicati sui tabelloni delle autostrade siano molto attendibili, almeno nel mio caso (viaggio in moto): quasi sempre indicano tempi maggiori di quelli che poi realizzo effettivamente (rispettando i limiti di velocità).
    [risponde Maurizio Caprino] Sì, ma è normale che ci si tenga un po’ larghi nel valutare i tempi: il limite di velocità, almeno in teoria, è l’andatura massima che si può tenere e non la media.

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