I cronotachigrafi digitali non fanno paura a nessuno: taroccarli è uno sport diffuso e ci sono pure controllori che insegnano come fare. Il problema non è solo italiano, tanto che alla Ue sta sta facendo passi avanti la proposta di sostituire in un certo arco di tempo i cronotachigrafi digitali (sulla scena ormai da un decennio) con quelli satellitari.
In pratica, i dati che oggi restano nell'apparecchio verrebbero essere registrati in tempo reale in una banca dati centralizzata, che teoricamente non si puà taroccare. Ciò sarebbe possibile con un collegamento via satellite, che consentirebbe pure di vedere se il mezzo pesante viaggia o sta fermo.
Così si può vedere subito se un camion o un bus hanno viaggiato per troppe ore e si possono avviare controlli mirati e specifici.
Ma quanto costerà un sistema del genere? E quante probabilità ha di funzionare al primo colpo? In fondo, a fare una cosa analoga non in Italia stiamo provando da anni per i trasporti di rifiuti (con l'ormai famigerato Sistri), ma sappiamo com'è andata: un mare di rinvii, proteste delle aziende per i costi e i tempi e indagini per mazzette.