Cominciamo male. Da domani saremo nella Settimana della sicurezza stradale e, giustamente, uno dei temi portanti sarà la protezione dei pedoni: i principali Comuni hanno aderito al progetto dell’Anci per censire e ridurre gli incidenti che riguardano questa che è la categoria più debole tra gli utenti della strada. Però, a giudicare da ciò che ho visto negli ultimi due giorni nel centro di Bari, siamo alle solite: nemmeno i vigili urbani pensano ai pedoni.
Quando ho dato notizia dell’iniziativa a favore dei pedoni per questa Settimana, mi sono spinto a ipotizzare qualche multa in più agli automobilisti che non si fermano davanti a uno a piedi che attraversa sulle strisce. Potrà anche andare così, ma si rischia che sia solo lo spauracchio di una settimana. Infatti tra ieri e l’altro ieri ho attraversato di proposito sulle strisce più volte in pieno centro sotto gli occhi dei vigili e mai li ho visti intervenire per far almeno rallentare guidatori che avevano deciso di non darmi la precedenza che mi spettava.
Poi non si può tacere che il problema sta anche nella cultura dei pedoni: giusto ieri sera, in uno degli incroci nevralgici della città, una famigliola di madre e padre che spingeva il passeggino col suo bimbo ha attraversato tranquillamente col rosso. D’accordo, in quella direzione non passava nessuno, ma per strada le cose possono cambiare molto rapidamente e quando bisogna muoversi con un passeggino è molto più difficile schivare un pericolo improvviso. Inoltre, tanto per cambiare, il tutto è accaduto sotto gli occhi di due vigili. Che non hanno fatto una piega.
Insomma, stavolta non si può dire che manchino gli agenti per fare controlli: negli ultimo anni, il centro murattiano di Bari è molto presidiato. Si può anche dire che i vigili abbiano ricevuto l’ordine di dare la priorità ad altre cose. Però, anche se fosse così, basterebbe anche un semplice gesto del vigile per richiamare all’ordine sia i guidatori sia i pedoni.
So benissimo che siamo in tempi difficili, in cui chiunque si sente in diritto di infischiarsene quando un’autorità fa un gesto. Nei casi peggiori, la gente si ribella anche e a volte i vigili prendono botte. Ma questo non deve giustificare i vigili quando rinunciano a priori a svolgere anche un minimo di funzione educativa. Altrimenti ogni speranza di convivenza civile si perderebbe per sempre. Non solo su strada.