Sorpresa: a Mantova multeranno chi non dà la precedenza ai pedoni. E si scoprirà che costa caro

Chi si ricorda più che un pedone che sta in corrispondenza delle strisce va lasciato passare non solo se attraversa, ma anche se si accinge a farlo? Fu una delle novità introdotte nell'estate 2010 dalla riforma del Codice della strada e, come ampiamente previsto e prevedibile, è rimasta lettera morta. Colpa soprattutto dei controlli, assenti sia perché richiederebbero tanti agenti sia perché il contenzioso andrebbe alle stelle (capire quando un pedone si accinga davvero ad attraversare è come fare un processo alle intenzioni). Ma ora a Mantova ci provano. E anche con una certa cattiveria, pare.

Infatti, come m'informa Paoblog, è stato annunciato che si faranno appostamenti agli incroci proprio per punire chi non dà la precedenza ai pedoni sulle strisce (cioè potenzialmente tutti). E gli appostamenti si faranno in borghese. Quindi, dovrebbero finalmente essere applicate le sanzioni e si scoprirà che non sono da poco: 162 euro di multa e la decurtazione di otto punti. Credo che difficilmente ci si spingerà a farle scattare anche quando il pedone si sta semplicemente accingendo ad attraversare, ma già far rispettare una regola che c'è da sempre e che viene ignorata da troppo tempo sarà una rivoluzione.

Qualcuno avrà da ridire sul fatto che gli agenti saranno in borghese e griderà al fatto che il Comune di mantova vuol fare cassa. Io non ne sono convinto: in fondo, quanti guidatori già oggi si prendono la precedenza sui pedoni anche sotto gli occhi (perlopiù distratti) di un vigile in divisa? Quindi, la presenza visibile non è già più un deterrente.

Resta la perplessità di Paoblog sul fatto che ormai si dovrebbero punire anche i tanti pedoni che attraversano con le cuffiette alle orecchie e smanettando sullo smartphone, magari anche fuori dalle strisce. Vero. Ma punire un pedone non è tecnicamente facilissimo: potrebbe dire di aver dimenticato i documenti a casa (non è obbligato ad averli con sé) e dichiarare un'identità falsa.

  • cinico |

    Nella mia zona c’è un famoso picchiatello, detto “il gigante” perchè alto quasi due metri, che sistematicamente simula di voler attraversare e appena ci si ferma fa una elegante piroetta e va in direzione opposta. Con una adeguata applicazione di questa norma riuscirà finalmente a provocare intasamenti chilometrici o più probabilmente a farsi accoltellare da qualcuno esasperato. O magari tutte e due le cose.

  • PeoFsz1600 |

    E’ il solito problema sanzionatorio italiano: multe eccessive che vengono mitigate da un’applicazione casuale delle regole legata a controlli scarsissimi.
    Ovviamente il meccanismo non è educativo, la sanzione viene vista come un evento casuale e sfortunato, si crea sfiducia nel tutore dell’ordine che viene visto come uan persona che si accanisce per una sciocchezza.
    D’altronde sembra più comodo per le Amministrazioni locali tenere il personale di Polizia in ufficio e gestirlo come “fonte di reddito” con interventi accuratamente calcolati.

  • Maria |

    Ottima iniziativa. Speriamo che sia ripresa da altre città: almeno non rischierò più di morire ogni volta che attraverso la strada.
    Un ragazzino che attraversa con le cuffiette al massimo rovina il paraurti di un’auto. Un’auto che investe un pedone: uccide il ragazzino.
    Siamo seri: ci sono enormi differenze per il pericolo stradale. Non è una questione di difficoltà di punire i pedoni.

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