Per la maggior parte di noi, le autoscuole si scelgono in base al prezzo: che ce ne importa della qualità, quando siamo convinti di essere ottimi guidatori e che ottenere la patente sia un atto dovuto come quando devono darci la carta d'identità? Ma ecco una storia che dovrebbe farci cambiare idea. No, non è il solito predicozzo sul fatto che gli esami sono troppo facili e dovremmo imparare anche le manovre di emergenza e le traiettorie corrette, possibilmente facendo un corso di guida sicura. Si tratta di ignari clienti di un'autoscuola che adesso devono rifare gli esami daccapo. Teoria e pratica. Bella rogna, eh? Leggete qui.
Sono persone i cui esami sono stati "spiati" dagli investigatori della Polizia stradale di Firenze, che stavano indagando su un'autoscuola che aveva rapporti sospetti con alcuni esaminatori della locale Motorizzazione. I sospetti sono poi stati confermati e lo scandalo è scoppiato, a maggio 2012. Ma non era la solita storia di patenti facili, col cliente che sa di avere una preparazione zoppicante ed è disposto a dare una tangente al funzionario pubblico con il tramite dell'autoscuola: qui parliamo di cittadini che non hanno chiesto alcun trattamento di favore, eppure lo hanno ricevuto. Perché in verità l'interesse degli esaminatori era di far durare il meno possibile le sedute d'esame, per poi essere liberi. Come "contorno", la scuola guida offriva loro regali anche miseri (come un po' di cibi più o meno pregiati).
Tutto è stato dimostrato anche con gli appostamenti dei poliziotti, che hanno visto esami di pratica troppo brevi, effettuati omettendo alcune tra le poche manovre che per legge (europea) sono obbligatorie. I candidati magari avranno pensato di essere stati fortunati e adesso stanno ricevendo dalla Motorizzazione lettere che comunicano l'avvio del procedimento di revisione patente.
La revisione della patente (articolo 128 del Codice della strada) non lascia scampo: prevede che si debbano ripetere sia l'esame teorico sia quello pratico. Quindi i clienti di quell'autoscuola devono rifare anche la prova di teoria, che avevano superato con pieno merito.
Probabilmente, la decisione sul trattamento da riservare a queste persone ha dato più di un grattacapo giuridico alla Motorizzazione: il Codice della strada non prevede un caso come questo e quindi si trattava di applicare la norma che sembrava meno distante. Solo che la revisione della patente si può disporre quando ci sono dubbi sulla "persistenza" dell'idoneità alla guida, mentre il questo caso l'idoneità potrebbe anche non essere mai esistita. Cavilli, certo. Ma l'Italia sui cavilli si basa. Così, non stupirebbe se da questa storia nascessero contenziosi.