Area C: chi la spiega ai forestieri?

Chi bazzica a Milano sa già tutto dell’Area C: un anno fa, all’esordio di questa tassa d’ingresso al centro della città, il Comune fece una massiccia campagna informativa. I titoloni dei giornali (soprattutto locali) hanno fatto il resto. Ma ci si è dimenticati dei forestieri.

Infatti, l’espressione “Area C” sarà anche simbolica, simpatica e suggestiva, però non è detto che sia conosciuta da tutti: nessun guidatore è tenuto a sapere che cosa sia, perché non è mica contenuta nel Codice della strada e quindi non si studia per ottenere la patente. Questo vuol dire che chi vede disseminati per la città (e senza nemmeno troppo criterio) i tanti cartelli “Area C” può non sapere di cosa si tratti.

Certo, quando poi arriva davvero dove inizia l’Area C, trova anche il regolare segnale di zona a traffico limitato: divieto di circolazione su cartello rettangolare bianco, con una selva di scritte che “spiegano” orari ed esenzioni. Una selva che rende pressoché illeggibile la lettura mentre si guida. E allora servirebbe almeno dipingere un divieto di circolazione sull’asfalto: nudo, crudo e comprensibile subito, costringe perlomeno a fermarsi senza rischiare di incappare nelle telecamere. E invece sull’asfalto ci hanno scritto “Area C”.
Chi è costei? Per un forestiero, la domanda è lecita. Altrettanto probabile è che il forestiero disinformato cerchi di immagine che cosa potrebbe essere e allora può anche pensare che ci siano almeno anche un’Area A e un’Area B.
Pensiero errato. Ma chi glielo spiega?

  • flori2 |

    Anche i divieti con tanto di spiegazione sotto sono assurdi. L’automobilista in corsa si deve fermare, leggere 1000 parole poi decidere….

  • automobilistadeluso |

    Scusami per l’argomento che non c’entra nulla con l’Area C di Milano. Stamattina mi sono trovato a percorrere l’A3 da Lamezia Terme a Eboli e mi sono imbattuto in ben due famosi filtri a Falerna e a Sibari per cosa? una spolveratina di neve qua e la a Rogliano (quota più alta) e Capo Tenese (valico). E’ possibile che ANAS e Forze dell’Ordine debbano mettere in stato di assedio l’autostrada per così poco? Non ti sembra, malgrado tutte le cautele, che il traffico autostradale per quanto possibile non debba subire sollecitazioni, visto il già precario quadro viario alternativo. Secondo me esagerano e solo per il timore che qualche camionista si intraversi su strada per colpe che a volte non sono nemmeno dei bisonti della strada ma della strada stessa! Puoi darci un consiglio? Secondo me si vive in uno Stato di continuata paura e terrore. Vedere l’autostrada blindata per nulla, non credo che sia la dimostrazione di come siano bravi a fronteggiare simili situazioni (che ripeto non sono per nulla affatto GRAVI). Torna giù a fare inchieste Maurizio… Te ne sei andato e non parli più delle strade del Meridione. Un abbraccio
    [risponde Maurizio Caprino] Diciamo che, dopo i tanti episodi di sottovalutazione delle emergenze (dal terremoto in Abruzzo del 2009 alle nevicate di firenze nel 2010 e Roma nel 2012) e le conseguenti gogne giudiziarie e mediatiche, si preferisce abbondare con allarmi e prudenza. Forse si potrebbe migliorare assoldando meteorologi “dedicati”, come ha fatto Autostrade per l’Italia.
    Mi spiace essere andato via dal Sud, non l’ho scelto io e il posto di lavoro, fiono a quando c’è, è qualcosa di cui una persona comune non può fare a meno. Comunque, se mi capitano notizie o viaggi al Sud, ci sto sempre attento.

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