Perché patenti e carte di circolazione vengono aggiornati in ritardo. Anatomia di una burocrazia che invecchia

Stamattina in molti state leggendo in apertura di www.ilsole24ore.com il mio articolo sul tentativo di snellimento delle visite per la patente. E state commentando che il problema non è solo quello di accelerare i tempi per fare la visita, ma anche – e soprattutto – di ricevere ragionevolmente presto il tagliandino di aggiornamento della patente. Non è un problema da poco: portando con sé il certificato che attesta il superamento della visita, si può guidare esclusivamente in Italia. Per chi va all'estero non resta che chiamare il call center della Motorizzazione (800-232323, numero verde) per implorare un invio rapido del tagliandino (ammesso che lo abbiano ricevuto dal medico che ha fatto la visita) o andare dritti all'ufficio provinciale della Motorizzazione per chiedere il rilascio immediato (a proprie spese) di un duplicato della patente (che conterrà i dati aggiornati solo se, appunto, il medico avrà inviato tempestivamente notizia del rinnovo all'Ufficio centrale operativo del Ced della Motorizzazione, a Roma).

Vedremo come andrà tra qualche mese, quando dovrebbe essere attuata la parte di riforma del Codice della strada (legge 120/10) che due anni e mezzo fa stabilì che la patente va totalmente ristampata anche quando si fa il rinnovo.

Problemi analoghi si pongono anche per gli aggiornamenti della carta di circolazione, solo che sono meno gravi perché perlopiù non impattano sulla possibilità di circolare all'estero.

In ogni caso, stanno venendo al pettine i nodi di un sistema concepito ormai vent'anni fa. Che nel frattempo è stato anche migliorato, ma poi viene anche azzoppato non solo dall'età, ma anche da carenze di fondi che periodicamente ne bloccano una funzione vitale: l'invio per posta dei tagliandini di aggiornamento ai cittadini. Così il nome che venne coniato nel '95, al lancio del nuovo sistema ("patente veloce") rischia di far ormai sorridere.

Ma non c'è solo questo.

Prendiamo i cambi di residenza. Mentre per i rinnovi di patente i medici sono ormai collegati telematicamente con la Motorizzazione e quindi segnalano perlopiù in tempo reale l'esito positivo delle visite (e i ritardi nella ricezione dei tagliandini dipendono soprattutto dalle carenze finanziarie che impediscono la spedizione postale al cittadino), quando si cambia casa si è ancora legati alla capacità del Comune in cui ci si trasferisce di inviare per tempo a Roma il pacco delle pratiche dei vari cittadini. Vi dico subito, per esperienza, che per esempio il Comune di Milano ci mette ancora mesi: ho denunciato il cambio di residenza il 3 maggio, ho ricevuto notizia del suo perfezionamento attorno al 20 settembre e ancora in dicembre all'Uco di Roma non era arrivato nulla. Sarebbe questa l'efficienza lombarda?

  • flori2 |

    L’informatica, questo grande sconosciuto della pubblica amministrazione italiana

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