Nella crisi nera in cui è precipitata l'auto, un solo settore sembra cavarsela: quello delle storiche. Non parliamo di roba da nababbi: accanto a poche vetture di gran marca, ce ne sono tante altre che erano popolari da nuove e oggi sono in mano a normali appassionati che magari le usano anche tutti i giorni. Non solo per rinverdire i loro ricordi di gioventù, ma talvolta anche per risparmiare sulla Rc auto, sfruttando agevolazioni tariffarie che nascono dalla presunzione che queste auto siano utilizzate di rado.
Una delle città in cui il fenomeno è più diffuso (e non da oggi) è ovviamente Napoli, dove le tariffe Rc auto sono sempre alle stelle. Ora questo problema può diventare un'opportunità per alcuni giovani qualificati e di buona volontà.
Infatti, proprio oggi viene presentato un programma formativo voluto dalla Provincia e della Regione che consente a giovani meccanici di specializzarsi sulle vetture storiche (
Scarica Napoli autoriparatori_14_dicembre). Non si tratta solo di imparare dove e come mettere le mani su carrozzeria e meccanica, ma anche di capire come si applicano le norme specifiche su queste auto, prime tra tutte quelle sulle revisioni. E, in una città come Napoli dove si cerca anche di fare un uso quotidiano di questi mezzi, si tratta pure di rendersi conto e spiegare alla clientela che la sicurezza non è la stessa di un'auto moderna, per cui bisogna "tornare con i piedi per terra".
Per esempio, spesso i freni non sono tanto potenti. Senza contare che i telai resistono agli urti certamente meno rispetto a un esemplare progettato in questi anni e quindi nato per prendere le cinque stelle ai crash test Euroncap.