Ne ero convinto sin dall'altra sera, quando ha iniziato a circolare la bozza del maxi-emendamento governativo al Dl crescita approvata rocambolescamente stamattina dal Senato: l'obbligo di avere solo gomme invernali (tagliando fuori l'abituale lasciapassare delle "catene a bordo") per poter circolare in caso di forti nevicate avrebbe scatenato curiosità e polemiche. Come poi è accaduto puntualmente. Ma va precisato subito che l'obbligo non è assoluto: tra le varie condizioni perché possa scattare, c'è pure la volontà dell'ente proprietario della strada e già Autostrade per l'Italia e Anas hanno dichiarato di non averla o comunque di voler usare con molta prudenza la discrezionalità data loro dalla norma (che peraltro non è ancora in vigore, perché occorre attendere che la legge di conversione del Dl crescita sia definitivamente approvata e pubblicata, verosimilmente verso il 15-20 dicembre)
Motivo in più per parlare del nuovo obbligo con freddezza e franchezza. Evidenziando verità, pregi e difetti: a questo mondo, non può esistere un provvedimento davvero perfetto e anche quello che appare migliore in assoluto ha le sue controindicazioni.
Va premesso che, come quasi tutto ciò che viene approvato in Parlamento, è probabile che l'obbligo di montare esclusivamente gomme invernali sia stato un blitz di un gruppo d'interesse che ha trovato sponde politiche e anche magari in ambienti tecnici nei ministeri coinvolti (Interno e Infrastrutture). Ciò non vuol dire che sia stato un "colpo di lobby" nel senso più dispregiativo del termine: dobbiamo tutti prendere atto che nei meccanismi della democrazia non si muove foglia che il Parlamento non voglia. Dunque, tutto sta nel convincere il Parlamento e i modi per farlo sono sempre quelli: scambi e imposizioni di natura politica, con intrecci con la tecnica (governativa e aziendale).
Venendo al merito, è chiaro che escludere chi ha "solo" le catene sa di discriminatorio: se hai le catene montate, tecnicamente puoi andare pressoché dappertutto. Anzi, ci sono casi estremi (di forte pendenza e attrito prossimo allo zero) in cui non se ne viene fuori nemmeno con gomme invernali e trazione integrale abbinate.
Ma le catene hanno un grosso problema: oltre ai loro classici punti deboli come per esempio il confort scarso, pochi le sanno montare. E i modelli che sono più facili da maneggiare costano sui 200 euro. Quindi, di fatto, molti tra quelli che hanno le catene nel bagagliaio poi di fatto restano con le sole gomme estive. E sono quelli che, quando nevica, s'intraversano bloccando intere autostrade.
Dal punto di vista dei costi per l'utente, la partita è aperta. A parte il caso di chi sta nelle zone di pianura del Sud (dove la temperatura scende di rado sotto i fatidici 7 gradi che "giustificano" la scelta delle gomme invernali), ci sono da considerare troppi fattori per avere un verdetto inoppugnabile.
Dunque, non esiste una soluzione vincente in assoluto. L'unico modo per cavarsela davvero è essere preparati a tutto e ciò implica la necessità di avere una buona dotazione e capacità personali. Altrimenti, scusate la brutalità, meglio stare a casa.
In ogni caso, l'obbligo di avere le sole gomme invernali sarà imposto solo di rado. Infatti, imporlo spetta solo di volta in volta all'ente proprietario della strada (e abbiamo visto che i principali, Anas e Aspi, non sono orientati in questo senso), quando si verificano tre particolari condizioni:
– i tratti interessati dall'obbligo siano fuori da centri abitati;
– sono previste "manifestazioni nevose di rilevante intensità";
– non è possibile garantire la sicurezza con soluzioni alternative.
Quest'ultima condizione, volontà del gestore a parte, può davvero fare la differenza. Proviamo a immaginare quando si può avverare. L'Italia è un Paese dove mancano gli spazi e quindi oggettivamente in molti punti può essere difficile fermarsi a montare le catene in tutta sicurezza.Pensiamo a una strada che non ha abbastanza piazzole e aree di servizio o di sosta in rapporto al traffico che deve sopportare. Non si parla necessariamente di strette strade statali, ma anche di superstrade: il Codice della strada non impone la corsia di emergenza nemmeno sulle strade extraurbane principali.
Il problema, ricorda Assogomma, si è posto giusto l'anno scorso sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno (Scarica Comunicato Stampa Assogomma su emendamento ddl del 6 dicembre 2012).
Adesso il Pd annuncia che, nell'iter di approvazione della legge di stabilità, presenterà un emendamento per ripristinare la possibilità di circolare con catene anche in situazioni estreme. Ma attenzione: non è detto che si trovi l'accordo politico per votarlo, perché siamo in una materia verosimilmente estranea al corpo della legge di stabilità e quindi, a rigor di logica, l'emendamento potrebbe facilmente essere ritenuto inammissibile.
Aggiornamento del 25 dicembre 2012: la settimana scorsa, approvando il Ddl di stabilità, il Parlamento ha abolito totalmente quello di cui abbiamo scritto qui. Quindi le catene tornano a dare diritto a circolare sempre. Una retromarcia dettata dalle polemiche di queste settimane.