Più controlli sino alla fine di gennaio su cinque statali tra le dieci più pericolose d’Italia. Li faranno i Carabinieri, nell’ambito di un’iniziativa con la Fondazione Ania chiamata “Adotta una strada” (i particolari potrete leggerli nel comunicato stampa che vi riporto in calce). Una buona cosa, senz’altro. Tanto più che è abbinata alla distribuzione di opuscoli (i leaflets cui fa riferimento il comunicato stampa) su un argomento generalmente tabù come i seggiolini per bambini e il corretto modo di usarli (e dire che sono obbligatori e che dovremmo tutti saperlo). Ma sarebbe ancora meglio se:
1. il concetto di adozione della strada fosse completo di interventi su guard-rail, asfalto, segnaletica e tutto il resto che può fare la differenza tra un’arteria sicura e una a rischio;
2. si potesse vigilare sempre come si sta programmando in questi due mesi, mentre sappiamo che la Stradale ha perso e perderà ancora organico e i Carabinieri nei periodi normali trattano le infrazioni stradali come un’attività secondaria e talvolta pure casuale.
D’altra parte, le forze dell’ordine hanno tanti compiti da svolgere (e peraltro non è detto che abbiano sempre tutta questa voglia di svolgerli). La conclusione sembra quindi inevitabile: in futuro a vigilare sulle infrazioni saranno sempre più gli apparecchi automatici.
COMUNICATO STAMPA
Nel 2011 registrati 1.778 morti sulle strade extraurbane italiane pari al 46,1% delle vittime totali
PARTE LA SECONDA EDIZIONE DI “ADOTTA UNA STRADA”
Il progetto promosso da Fondazione ANIA e Arma dei Carabinieri su Pontina, Pontebbana, Padana Inferiore, Adriatica e Jonica si propone di rendere sicure le strade più pericolose d’Italia
Roma, 23 novembre 2012 – Gli incidenti sulle strade extraurbane italiane causano ogni giorno la morte di 5 persone. Nel 2011 su queste arterie hanno perso la vita 1.778 persone che rappresentano il 46,1% delle 3.860 vittime totali. Per contrastare questo fenomeno e rendere sicure alcune delle strade più pericolose d’Italia la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e l’Arma dei Carabinieripromuovono la seconda edizione del progetto “Adotta una strada”.
Le strade extraurbane rappresentano il punto di massima criticità per gli incidenti mortali in Italia. Nonostante siano teatro di meno di un quinto del totale degli incidenti, fanno registrare, il 46,1% dei morti a fronte del 45,2% delle strade urbane e dell’8,8% delle autostrade.
Non è, quindi, un caso che le cinque strade “adottate” dalla Fondazione ANIA e dall’Arma dei Carabinieri figurano tra le arterie stradali più pericolose d’Italia.
Per due mesi, da novembre a fine gennaio, su Pontina, Pontebbana, Padana Inferiore da Alessandria a Cremona, Adriatica da Rimini a Pescara e Jonica, i Carabinieriadotteranno misure straordinarie aumentando i pattugliamenti in alcuni punti considerati particolarmente a rischio, avvalendosi, in questa attività, del supporto dei Nuclei radiomobili e delle Stazioni competenti. Durante i controlli, inoltre, i Carabinieri potranno distribuire 50.000 etilometri monouso messi a disposizione dalla Fondazione ANIA. Grande attenzione sarà riservata all’informazione sul trasporto dei minori. Durante i controlli, saranno distribuiti 2.000 leaflet informativi con le regole da seguire per trasportare i bambini in auto. A quest’ultimo riguardo, la Fondazione ANIA e l’Arma dei Carabinieri si sono rivolti ai genitoriper informarli sui principali sistemi di ritenuta per il trasporto dei minori in automobile (seggiolini e riduttori). Sarà infine intensificata la lotta alla guida in stato psicofisico alterato, anche mediante l’utilizzo dei 10 alcoltest e 10 precursori che la Fondazione ANIA ha donato all’Arma.
Nel 2011 i 330 incidenti stradali avvenuti sulla Pontina, su un tratto di 109 chilometri, hanno causato 8 morti e 575 feriti (una media di oltre 3 incidenti e 5 feriti ogni chilometro), mentre sui 228 chilometridi Pontebbana si sono registrati 414 incidenti, 14 vittime e 597 feriti. Allarmante anche il dato relativo ai 373 chilometridella Padana Inferiore dove a seguito di 391 incidenti sono morte 11 persone e ne sono rimaste ferite 630 e sui 491 chilometri della Jonica dove 328 incidenti stradalihanno provocato 28 morti e 692 feriti. In termini di numeri assoluti, la maglia nera dell’incidentalità stradale se l’è aggiudicata l’Adriatica con 1711 incidenti, 60 morti e 2.888 feriti su un tratto di 953 chilometri (Fonte: elaborazione dati ACI-Istat).