Hanno vinto i costruttori. La direttiva su sicurezza e inquinamento di ciclomotori e motocicli approvata ieri dal Parlamento europeo stabilisce un calendario più "comprensivo" e obblighi più blandi rispetto alla proposta dalla quale si era partiti due anni fa. In sostanza, l'Abs sarà obbligatorio oltre i 125 cc di cilindrata e gli standard antinquinamento definiti si fermano per ora all'Euro 4, in attesa di una valutazione più ponderata che verrà fatta sull'Euro 5. Per i dettagli, leggete qui (in inglese): Scarica Direttiva approvata Press Release. Motorcycle Industry welcomes vote of the European Parliament on the Type Approval Regulation .
E i consumatori ci perdono o ci guadagnano?
Dipende. Certamente fissare requisiti più blandi consentirà di risparmiare sui prezzi di acquisto, cosa benvenuta soprattutto con la crisi. E un calendario più diluito dei nuovi limiti antinquinamento eviterà che anche esemplari seminuovi si svalutino presto perché i nuovi standard si susseguono in modo ravvicinato.
Ma ovviamente ci sarà da perderci sotto altri aspetti, spesso speculari rispetto a quelli su cui si guadagna. Sull'inquinamento è vero che i problemi sono meno gravi rispetto a quelli portati dalle auto, ma in certe aree urbane a volte ci sono concentrazioni di scooter e motorini che possono preoccupare. E il conto lo si paga a distanza di anni, in cure mediche per malattie che ormai nessuno potrà dimostrare esattamente a quale causa sono dovute. Sulla sicurezza, sarebbe stato meglio prevedere un sistema antibloccaggio in frenata, magari anche meno sofisticato dell'Abs, anche sotto i 125.