Voi come li chiamate quelli che vanno in giro col pass disabili falso o abusivo? Furbetti, di solito. E sbagliate. Forse è colpa di noi giornalisti, che scriviamo sempre allo stesso modo e plasmiamo anche il vostro linguaggio e il vostro modo di pensare. Ma in ogni caso questi che abusano del pass sono degli idioti: si fanno beccare come dei polli. Basta che qualcuno si organizzi appena un po' per scoprirli.
Lo dimostra il caso di Verona, dove la Polizia locale ha controlli mirati durante le grandi manifestazioni. Perché? Semplice: attirano tanta gente e danno problemi di parcheggio, quindi i presunti furbetti sono attratti come le mosche dal miele. Tirano fuori il pass e credono di aver risolto i problemi.
I vigili lo sanno e quelli veronesi fanno controlli mirati, soprattutto a Fieracavalli. Risultato: anche durante l'edizione di quest'anno, tenutasi la scorsa settimana, hanno scoperto 30 "furbetti". Un po' meno rispetto ai 36 dell'anno scorso (Scarica VERONA COMUNE Fieracavalli), ma sempre tanti.
D'altra parte, il piatto è troppo ghiotto per non approfittarne: come ha scoperto un paio di anni fa Enrico De Vita in un'inchiesta pubblicata su Auto, in Italia i benefici di cui godono i disabili in auto superano anche quelli previsti da Paesi più civili come quelli scandinavi. Verrebbe da dire che andrebbe anche bene così, visto che mediamente in Italia la mobilità è ben più difficile per tutti e quindi la tutela dei disabili va rafforzata rispetto ad altre nazioni meglio organizzate. Però proprio per questo il pass è una cosa appetibilissima e i controlli vanno fatti come si deve.
A Verona li fanno. E altrove?