A Torino stanno per infrangere un tabù: l'esenzione delle auto Euro 0 (le non catalitiche, in sostanza) alimentate a gas dai divieti permanenti di circolazione (Scarica Torino stop Euro 0 a gas). Che senso ha?
Stiamo parlando di auto la più giovane delle quali sta compiendo vent'anni in questi mesi. Difficile che a Torino ce ne siano ancora in giro così tante: la pratica di trasformare a gas vecchi esemplari si è molto diffusa a Napoli, dove girano meno soldi e anche chi ne ha trova spesso conveniente usare una vecchia vettura, in una città dove gli incidenti sono molto frequenti e la lotta per il parcheggio spesso porta effetti collaterali come graffi e piccole ammaccature. Per non parlare dei costi dell'assicurazione, sia per la Rc auto sia per la furto-incendio.
Inoltre, quante auto ventennali vengono davvero utilizzate tutti i giorni per andare al lavoro? Proprio per il loro scarso utilizzo e per il fatto che sono spesso in mano a persone poco abbienti, nel 1999 si decise di concedere loro agevolazioni sul bollo, nonostante già all'epoca ci si ponesse il problema di fare una tassazione "ecologica". Certo, le "ventennali" di oggi sono già vetture la cui meccanica era progettata per durare 240mila chilometri, salvo complicazioni. Però si dovrebbe quantomeno dimostrare che a Torino ne circolano tante e quotidianamente. Servirebbero cifre, che però al momento non sono state diffuse. Speriamo in seguito…
Penalizzare anche le auto trasformate a gas infrange un tabù, perché finora era sempre passato il messaggio secondo cui il gas "pulisce" gli scarichi. Un messaggio vero. Però effettivamente poi bisogna vedere se e quanto il conducente riesce o vuole viaggiare a gas e quanto invece sfrutta la trasformazione come lasciapassare e poi circola come al solito a benzina. Ma siamo sicuri che questo modo di fare sia molto diffuso anche oggi che la benzina costa un occhio e andare a gas fa innanzitutto risparmiare?