Pare strana anche a voi questa segnaletica?
Di sicuro è parsa strana a chi mi ha inviato la foto. E questa è una notizia, perché parliamo di una persona che con le norme della strada ci lavora tutti i giorni. Gli ha fatto impressione che accanto alle consuete strisce blu sia stata disegnata una misteriosa striscia bianca discontinua.
Ma siamo in Italia e risolvere i misteri è facile: basta rovistare fra i cavilli e i casi di cronaca che essi originano.
In questo caso, dobbiamo andare indietro di un anno e mezzo, quando "Le Iene" fecero il presunto scoop sulle strisce blu irregolari a Milano. Tirarono fuori il cavillo secondo cui le aree di parcheggio devono stare fuori dalla carreggiata ed ecco servita la reazione di qualche Comune: quella striscia bianca discontinua accanti a quella blu dovrebbe fungere da riga di margine della carreggiata, in modo da lasciarvi fuori l'area dove si sosta a pagamento. Contenti?
Intanto, a questi eccessi di zelo fa da contrappeso una certa approssimazione a Milano: nessuno si è preso la briga di chiarire se chi parcheggia nelle strisce blu debba pagare anche nel deserto agostano. E i risultati si vedono. Non è il primo caso di "segnaletica con mancanze di comunicazione" in questi mesi nel capoluogo lombardo. In compenso, la scrittrice Barbara Marugo – un'ex-modella genovese che fa il vigile proprio a Milano – nei giorni scorsi sul "Secolo XIX" ha criticato le buche che abbondano sui marciapiedi della sua città, sottolineando che quando c'è un problema sui marciapiedi milanesi il vigile che lo scopre resta di guardia finché non viene risolto. Meno male! Anche se questo favorisce i ciclisti che pedalano indebitamente (e pericolosamente) proprio sui marciapiedi.