Anche il gruppo Api-Ip cede alla strategia dei maxi sconti estivi inaugurata dall’Eni. Ma la notizia vera è un’altra: in questo caso, i benefici partono dall’apertura del venerdì (lasciando fuori tutta la domenica). Questo è un primo segno di allargamento dei maxi sconti ai normali giorni lavorativi, che non a caso le compagnie avevano tenuto rigorosamente fuori sinora.
Infatti, quello dei giorni lavorativi è un mercato totalmente diverso da quello del weekend: molti tra quelli che si riforniscono in quei giorni viaggiano – appunto – per necessità di lavoro e quindi il pieno lo farebbero a qualsiasi costo o quasi. Un privato che usa l’auto solo sporadicamente e in prevalenza nel tempo libero, invece, ha più opzioni. Compresa quella di restare a casa se muoversi costa troppo con questa crisi.
Quindi, inizialmente le compagnie si sono fatte i conti e hanno visto che le vendite stanno crollando innanzitutto perché chi usa l’auto nel tempo libero si sta muovendo meno. Poi però sono arrivati i dati di vendita di giugno, i primi che dovrebbero essere trainati dai maxi sconti del weekend. Ebbene, rispetto a un anno prima è stato negativo anche giugno, anche se il calo si è un po’ ridotto. Si può quindi pensare che anche i clienti-lavoratori stiano diminuendo o si stiano muovendo meno e si sta iniziando a venire incontro anche a loro.
Che sia l’inizio di una guerra dei prezzi a tutto campo come quella in atto da un decennio nella vendita delle auto? Se fosse così, dovremmo aspettarci “morti e feriti” in abbondanza tra compagnie e gestori. Esattamente com’è stato tra case automobilstiche e concessionari.