Controllo velocità media anche sulle statali. Ma non chiamatelo Tutor

Anche sulle statali parte il controllo della velocità media. le prime multe saranno comminate a luglio, più di tre anni dopo i primi annunci e due anni abbondanti dopo che l'Anas ha aperto le buste della gara d'appalto per la fornitura degli apparecchi, vinta da Autostrade per l'Italia col Tutor. Apparentemente non ci sono sorprese: le strade interessate restano quelle annunciate a suo tempo (Aurelia alle porte di Roma, Domiziana e Romea). Però cambia il nome dell'apparecchio, ribattezzato Vergelius. Un semplice cambio di etichetta? Mica tanto.

L'Anas ha garantito di aver sviluppato Vergelius in casa, a conferma della sua antica diffidenza per il Tutor. Come ipotizza SicurAUTO, potrebbe anche esserci un problema di brevetti: pare che Vergelius sia l'ultima versione del Tutor, quella senza le spire nell'asfalto (che finora erano l'argomento forte di Autostrade per l'Italia proprio nelle cause sui brevetti). Inoltre, tutto il settore del controllo di velocità è sempre stato delicato e irrequieto, tanto più negli ultimi anni, quando si sono aggiunti tanti apparecchi e nuovi concorrenti. Tra questi, anche il gruppo Finmeccanica, col rivale diretto del Tutor, quel Celeritas venuto alla ribalta nelle indagini sulla Cricca per una telefonata di Paolo Berlusconi ad Angelo Balducci. Insomma, ce n'è abbastanza per stare prudenti.

Prudenza ci vorrà anche nel valutare gli effetti dei nuovi controlli sulla sicurezza: rispetto alle autostrade, le statali sono meno controllabili ai fini della velocità media, perché spesso hanno incroci e accessi frequenti e quindi non pochi utenti che li utilizzano sfuggono alle rilevazioni. Anche le superstrade, in media, sono meno controllabili, perché gli svincoli sono di solito più ravvicinati che in autostrada.

  • Alessandro Patanè |

    ATTENZIONE OMOLOGA NULLA SICVE VERGILIUS E SICVE TUTOR
    Dal sito del MIT è possibile rintracciare le omologhe di tutti i sistemi di controllo della velocità, manca l’omologazione di un sistema dal nome Vergilius e quindi supponiamo sia la stessa stessa del (Sicve) Tutor, quello senza spire induttive per capirsi (ossia è l’estensione di omologa originale del sicve Tutor la n.3999 del 24/12/2004 con la variazione/estensione di una componente hardware che si legge nel decreto n.4413 del 5 settembre 2011). Spiego il perchè, il bando di gara DG 05/09 dell’Anas che riguardava proprio l’adozione di un sistema per il controllo della velocità media prevedeva l’omologazione del sistema in capo all’offerente; in questo caso Autostrade per l’Italia spa con il suo Sicve Tutor. Cosa bizzarra è che Autostrade per l’Italia spa voltura tutte le omologhe in capo a se con il decreto n. 97818 del 9 dicembre del 2010 (un incomprensibile harakiri? o furbata all’italiana della serie io posso tutto?) giustificando con un affitto di ramo d’azienda ad Autostrade Tech spa (società che si aggiudicherà successivamente l’appalto da 150 milioni di euro per il sistema di pedaggiamneto in free flow di Anas spa DG 13/10). Il trasferimento dell’omologazione del decreto n. 97818 del 9 dicembre 2010 è un atto nullo, quindi chiunque sia stato sanzionato con sistemi omologati da Autostrade per l’Italia spa e poi trasferiti ad Autostrade Tech spa può impugnare il verbale per nullità ma c’è di più chi avesse pagato e gli fossero stati levati i punti patente può chiedere la restituzione delle somme e dei punti (ripeto solo quelli dopo il 9 dicembre 2010). Infatti, l’art. 45 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni e l’art. 192 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 – Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada – e successive modificazioni, regolano l’omologazione delle apparecchiature. Più precisamente, il comma 5 dell’art. 192 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada, recita testualmente che “la omologazione o la approvazione di prototipi è valida solo a nome del richiedente e non è trasmissibile a soggetti diversi”. Difatti l’omologazione rilasciata dal Ministero è esclusiva del richiedente vuoi persona fisica e vuoi persona giuridica, un diritto assoluto intrasmissibile. So per certo (perchè sono stato interpellato al riguardo per un supporto tecnico e giuridico sulla questione avendoci lavorato) che è stata costituitta un’associazione per promuovere una class action nei confronti di Autostrade Tech spa e della Polizia Stradale per la restituzione delle somme pagate per i verbali con rilevazioni di infrazioni da Sicve dal 9 dicembre 2010 ad oggi. Se quindi come io penso, l’omologazione è la stessa con cui il Vergilius può sanzionare, che dire degli spaventapasseri Vergilius e Tutor…non preoccupatevi…i verbali sono nulli per nullità di omologa e per chi ha già pagato c’è la possibilità di richiedere indietro soldi e punti patente.

  • Romolo Donnini |

    Egr. Dott. Caprino,
    finalmente è successo.
    Hanno cambiato tipo di sensore, vedi decreti di estensione di omologazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti n. 4411-4413 del 5-9-2011. http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=293
    La richiesta di omologazione dimostra l’equivalenza tra i due sensori ( spire induttive/ radar). Se non fossero equivalenti, se non fossero intercambiabili, Autostrade non avrebbe interesse ad usarli e non ne avrebbe chiesto l’omologazione. Questo dimostra , se ancora ce ne fosse stato bisogno, come sia possibile cambiare questo componente secondario del sistema, senza tuttavia cambiare l’idea inventiva del mio brevetto. Infatti è stato adottato uno dei vari sensori ( in questo caso il radar), presenti sul mercato e a conoscenza dei tecnici del ramo, oltre a quelli di tutto il mondo conosciuto, ( vedi p.e. norme UNI 70031 del 1999 , ecc.), che possono svolgere le stesse funzioni. I sensori sono equivalenti e quindi il mio brevetto è stato copiato.

  • flori2 |

    Si i semafori con sensore di velocità fanno fermare quelli dietro l’auto incriminata, la quale passa “tranquilla”!

  • andrea |

    il controllo della velocità media è già attivo in un tratto di strada (credo statale) tra Ferrara e Copparo (limite 70 kmh, telecamere e spire nell’asfalto); il limite viene rispettato, anzi per il terrore di ricevere verbali esosi, molti automobilisti rallentano a 50 – 60 kmh…; a mio avviso nessun problema dal sistema di controllo in questione (invece sono del parere che siano pericolosissimi i semafori con il sensore che fa scattare il rosso all’avvicinarsi di veicoli oltre il limite di velocità. In primo luogo per il rischio tamponamento – il tempo del giallo è breve-; inoltre ho verificato più volte che, se il veicolo che mi precede è molto oltre il limite di velocità, fa in tempo a passare con il verde, e mi devo fermare io con il giallo… bel risultato)

  Post Precedente
Post Successivo