Se state per salire in bici approfittando della giornata estiva, attenzione agli incroci. L'altro giorno è spuntato fuori un parere del ministero delle Infrastrutture che scuote tante certezze dei ciclisti su come comportarsi. Non solo perché la prassi di tutti i giorni ha ormai sepolto le regole, causando anche gravi incidenti.
Il parere è contenuto nella lettera 2917 datata 1° giugno e scritta in risposta a un quesito del Comune di Verona (Scarica Semafori comportamento ciclisti nota ministero). In sostanza, se non c'è una pista ciclabile, viene ricordato che alle intersezioni (incroci) i ciclisti devono comportarsi come i pedoni. Quindi non possono occupare la carreggiata, se non negli spazi consentiti ai pedoni. Di fatto, se ci sono le strisce, su quelle devono attraversare.
L'unica concessione che fa il ministero riguarda la possibilità di restare in sella: si può evitare di condurre la bici a mano quando pedalando non si causano pericolo o intralcio ai pedoni con i quali si sta attraversando. Ma sembra più una possibilità teorica, data l'anarchia che in città regna proprio tra pedoni e ciclisti.