La riforma del Codice riparte. Ancora novità sui proventi autovelox

Qualcosa si muove. Per sbloccare lo stallo determinato dall'ingombrante presenza dell'omicidio stradale, il disegno di legge-delega sulla riforma del Codice della strada (nota anche come Ddl Valducci) perderà appunto la parte che prevede l'introduzione di questo reato. Lo stralcio dell'omicidio stradale è stato deciso dal "comitato dei nove", cioè dai deputati che fanno parte del ristretto organo d'indirizzo della commissione Trasporti, presideuta appunto da Mario Valducci. La discussione sul Ddl potrebbe così finire in tempo utile, cioè entro la fine di questa legislatura (praticamente, l'inizio della prossima primavera). Però poi la delega dovrebbe essere esercitata dal Governo successivo a quello in carica. Quindi i tempi non saranno brevi e qualcosa nel meccanismo potrebbe ancora incepparsi. Di qui un'idea, che sta circolando a Montecitorio: anticipare qualche modifica urgente.

Si parla, per esempio, di rimettere mano alla questione dei proventi delle multe per eccesso di velocità da devolvere agli enti proprietari delle strade: da due anni manca il decreto ministeriale di attuazione perché il testo della riforma precedente è difettoso. Ad aprile un blitz in commissione Finanze ha stabilito che la devoluzione andrà fatta anche senza decreto, se il ministero tarderà ancora tre mesi. Ma in realtà al ministero si sono letti l'emendamento e ritengono che comunque la devoluzione scatterà dai proventi dell'anno prossimo, quindi andrà materialmente effettuata e documentata (con comunicazioni da mandare al ministero stesso) dal 2014. Dunque, c'è tempo per correggere gli altri punti deboli della norma. E i Comuni non devono affrettarsi: alcuni hanno già inviato al ministero rendiconti cartacei, che sono inservibili per i controlli contabili e non sono previsti dalla norma (che li vuole informatici, ma nessuno ha ancora dato istruzioni di dettaglio).

Un altro punto che potrebbe essere ritenuto urgente è l'inasprimento dell'ergastolo della patente, cioè la revoca definitiva per chi causa un incidente mortale guidando sotto l'effetto di alcol e/o droga. La riforma del 2010, con un compromesso, lo aveva introdotto solo per i recidivi. Ora si potrebbe riprovare a prevederlo anche per il primo omicidio. Ma bisognerà calibrarne bene la formulazione, per evitare problemi di incostituzionalità.

Queste e altre novità potrebbbero essere inserite in un Ddl da votare rapidamente alla Camera prima dell'esodo, per poi farlo passare al Senato alla ripresa post-ferie e arrivare all'approvazione definitiva per fine anno. Vedremo se ci si riuscirà e cos'altro verrà infilato nel testo. Che, come di consueto, sarà un "treno" su cui molti vorranno salire.