Pubblicità abusive e report banali: tiro incrociato su Alemanno

Il tiro incrociato su Gianni Alemanno va avanti da tempo: il sindaco di Roma ha perso troppi colpi sul tema della sicurezza urbana (su cui tanto aveva battuto in campagna elettorale) ora che nella capitale si spara così tanto e la parentopoli Atac non lo ha certo aiutato. Ora Alemanno viene impallinato anche sulla sicurezza stradale. Dopo il caso dei guard-rail del Foro Italico finito in Procura un mese fa, ieri si sono aggiunte due bordate contemporanee: la denuncia (anch'essa in Procura) della Fondazione Guccione sulla pericolosa anarchia della pubblicità stradale e la protesta dell'Aifvs (Associazione italiana familiari vittime della strada) sulle banali conclusioni cui sono giunti gli esperti nominati dal sindaco per migliorare la sicurezza stradale in città.


Il caso della pubblicità è impressionante (Scarica Comunicato stampa 21 marzo 2012  Scarica Denuncia cartelloni abusivi 28.2.12). La Fondazione ha contato addirittura 400 aziende che operano nel settore: un'enormità, persino in un settore dove gli operatori più o meno regolari proliferano un po' in tutta Italia. Ciò spiega il caos più volte finito sui giornali. Magari più spesso perché deturpa l'immagine della città, ma troppi cartelli distraggono chi guida e alcuni sono pure messi in modo tale che chi li urta rischia grosso.

Quanto alla ricerca commissionata all'Ordine degli ingegneri sulla sicurezza, l'Aifvs lamenta che le conclusioni sono banali (Scarica Ricerca ordine ingegneri Roma 2012) e che si dovrebbe avere più attenzione al Raccordo anulare (anche se la competenza è dell'Anas) e a come rafforzare i mezzi pubblici, per togliere dalle strade veicoli e situazioni di pericolo. Personalmente, mi accontenterei già se si sistemassero asfalti, segnali e guard-rail.