Dunque, l'equità è tornata nella manovra Monti, per quel che ci riguarda: il superbollo su auto potenti (e barche, visto che ne avevamo parlato giusto ieri) sarà di nuovo commisurato all'età. E quindi, indirettamente, al valore (salvo l'eccezione dei pochi modelli più ricercati dai collezionisti).
Per le auto, l'addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione.
Per le barche, è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione dell'unità da diporto, rispettivamente, del 15, del 30 e del 45 per cento.
Altre modifiche, sempre all'insegna della ragionevolezza, riguardano per esempio l'esenzione delle barche in prova e l'a tassazione anche degli aerei immatricolati all'estero se restano in Italia più di 48 ore.
Dunque, per una volta, protestare – come abbiamo fatto anche noi nei giorni scorsi – è servito. Non ce ne vogliano i fumatori: per recuperare il gettito perso con queste correzioni, è stato previsto che aumenterà la tassazione sul tabacco da fumo.
Ora forse qualcuno si lamenterà perché le auto generalmente più sono vecchie e più inquinano (non a caso il bollo normale aumenta con l'età), ma parliamo di pochi esemplari che stanno fermi per la maggior parte del tempo: con i consumi elevati che hanno, ci pensa l'elevata tassazione sulla benzina (assieme ai costi di manutenzione) a dissuadere i loro proprietari dal farne un uso quotidiano. Non a caso, anche il bollo prevede agevolazioni anche per le normali auto con oltre 20 anni, che di solito sono appunto poco utilizzate.
In ogni caso, attenzione: il decreto legge sulla manovra (Dl 201/11) non è stato ancora convertito in legge e fino ad allora sono possibili ulteriori modifiche prima di arrivare al testo definitivo.