Gli ultimi casi clamorosi sono quelli di alcuni scuolabus di Bari e del carrello elevatore di una ditta del Nolano che trasporta gas. L'ho già scritto in tempi non sospetti (marzo 2010 sul Sole-24 Ore del Lunedì), ma lo ripeto: le polizze Rc auto false stanno diventando un problema sociale. Tanto che pure le stime ufficiali lievitano: i due milioni di veicoli non assicurati di cui parlava alla fine dell'inverno scorso il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, adesso secondo il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi, sarebbero tre milioni e mezzo.
Per una volta, la politica non si è girata dall'altra parte. Nelle misure da inserire nel maxiemendamento che il Governo (se ci sarà ancora) si è impegnato a inserire nella legge di stabilità per rispondere alla Ue e ai mercati finanziari, gira voce che ci sia anche il contrasto all'evasione dell'obbligo di coprirsi per la Rc auto. Sarebbe in sostanza uno stralcio dal Ddl antifrodi, in discussione già da troppo tempo in Parlamento, secondo cui l'evasione potrebbe anche essere accertata con i sistemi di lettura targhe di apparecchi automatici come il Tutor e quelli ai varchi delle Ztl, ovviamente da interfacciare agli archivi delle polizze tenuti dalle compagnie.
E si fanno strada idee del tipo: blocchiamo l'emissione dei documenti di circolazione se, in sede di acquisto del veicolo nuovo o usato, si accerta che l'acquirente non ha stipulato una sua polizza. Così, se circola lo stesso, lo si potrà punire anche per mancata emissione della carta di circolazione (per il nuovo, comporta anche la confisca del mezzo) o mancata registrazione del passaggio di proprietà (oltre mille euro di multa). Lo stesso Gelpi, parlando dei tre milioni e mezzo di veicoli scoperti, ha ovviamente proposto di affidare questi controlli all'Aci (che però controlla anche una compagnia assicurativa, la Sara).
Ma siamo sicuri che tutto questo servirà?
Io non credo che la gente si diverta ad andare in giro senza assicurazione: se lo fa, è perché non ce la fa più a pagare polizze sempre più care. E le sanzioni per mancata copertura sono già severe (minimo 200 euro, ma si arriva anche a 800, più il sequestro del veicolo), quindi aggiungere anche quelle per mancato rilascio della carta di circolazione o mancata registrazione del trapasso non inciderebbe molto.
Qualcuno potrebbe convincersi a fare debiti per assicurarsi, se venissero introdotti i controlli elettronici, che aumentano di molto la possibilità di essere colti in fallo. Però l'infrazione verrebbe accertata a distanza di tempo e potrebbe fiorire un mercato di intermediari senza scrupoli pronti a emettere polizze retrodatate da esibire a posteriori per far annullare il verbale quando viene notificato: c'è già adesso che i controlli si fanno in tempo reale, fermando i veicoli su strada (in questo caso i trasgressori più furbi dichiarano di aver dimenticato i documenti a casa e poi si presentano in caserma a far vedere quelli retrodatati appena acquistati).
Insomma, l'unica soluzione vera è quella di sgonfiare il caro-polizze, che è tornato a esplodere negli ultimi due anni e ha portato il settore alla bancarotta.