E così il My Key della nuova Ford Focus oggi è sbarcato pure sull'inserto settimanale economia del Corriere della Sera. Una bella descrizione di un congegno intelligente e pressoché inedito nella produzione di serie (mentre invece dispositivi analoghi aftermarket erano già stati presentati): "riconosce" se alla guida c'è un adulto (tipicamente il proprietario dell'auto) o un giovane (suo figlio) e, in quest'ultimo caso, "impone" all'auto limiti sia alla velocità sia al volume dello stereo. L'ideale per evitare di acquistare una seconda vettura "lenta" apposta per il ragazzo, anche perché contemporaneamente non si deve rinunciare ai tanti dispositivi di sicurezza avanzati che la nuova Focus offre (quasi tutti come optional, però): cruise control attivo che mantiene la distanza di sicurezza, avvisatore di perdita della corsia eccetera. Questo il Corriere lo scrive chiaramente e giustamente. Peccato però che tutto ciò non valga in Italia.
Sì, perché da febbraio sono entrati in vigore i limiti di potenza per i neopatentati. Che sono ben più rozzi del My Key e non tengono conto della sua presenza. Quindi, per restare al caso della nuova Focus, o si sceglie la (letargica) versione depotenziata appena introdotta nella gamma apposta per i neopatentati o si deve rinunciare a farla guidare al proprio figlio.
Limiti molto discutibili, ma in vigore e quindi da rispettare. Perché non ricordarlo ai lettori?