A Milano si potranno acquistare biglietti per i bus notturni anche dai parcometri. A New York, addirittura, i nuovi parcometri accettano le carte di credito e sono "intelligenti". Di fronte a questi esempi, devono arrossire gli assessori delle località italiane dove i parcometri non solo vanno ancora a monetine, ma addirittura non ne accettano negli orari in cui la sosta è gratuita. Tradotto: se arrivi nel cuore della notte – stanco da un viaggio - e trovi posto solo sulle strisce blu, poi devi per forza alzarti presto per metterti in regola. Gli ausiliari del traffico mica possono sapere che sei vittima dell'imprevidenza di chi ha progettato o installato l'apparecchio.
Mi direte che i parcometri spesso sono bersaglio dei vandali e che la carta di credito in Italia è ancora una rarità rispetto ai Paesi più avanzati. Ma per caso New York è una città tranquilla? E poi proprio il fatto di accettare la carta di credito (cosa che da noi si vede praticamente solo nelle casse automatiche dei grandi parcheggi) riduce il numero di monetine dentro l'apparecchio, dando un motivo in meno per romperlo.
Mi direte pure che rendere impossibile la stampa del biglietto negli orari di sosta gratuita è un modo per tutelare gli utenti sbadati. Ma quando un apparecchio funziona bene calcola correttamente l'orario di fine sosta e lo fa vedere prima che il biglietto venga stampato; visto che in casi del genere tale orario sarebbe di molte ore successivo al momento in cui s'introducono le monetine, anche lo sbadato di turno si accorgerebbe che a quell'ora la sosta è gratis e schiaccerebbe comodamente il bottone per ottenere la restituzione dei soldi.
ps: il tutto al netto dei malfunzionamenti che possono sempre capitare e sui quali non sarebbe male se fosse istituito un sistema di controllo sistematico analogo a quello messo su per la taratura dei misuratori di velocità (anche perché sia parcometri sia i rilevatori sono soggetti ad approvazione ministeriale).