Lecco autorizza autovelox fissi in centro abitato. Ma la legge lo vieta

Nella giungla di regole che limitano i controlli di velocità in Italia, almeno una cosa l'avevamo capita: in centro abitato non si possono installare postazioni fisse, salvo che sulle poche strade urbane di scorrimento. Il principio è stato ribadito più volte anche dalla Cassazione, ma c'è qualcuno che ancora non lo applica. E stiamo parlando di chi dovrebbe saperne più di tutti, perché è l'organo deputato dalla legge ad autorizzare i controlli: la Prefettura, quella di Lecco in questo caso. Che hanno fatto, dunque, nel Lecchese? Hanno pubblicato il nuovo elenco dei tratti di strada dove si possono effettuare i controlli automatici (Scarica Lecco tratti autorizzati in centro abitato), mettendocene anche qualcuno che sta sì lungo una strada extraurbana ma, per la parte riportata nella lista, ricade in centro abitato. Capiranno da soli l'errore o dovranno farglielo capire i giudici di pace, accogliendo gli immancabili ricorsi che ci saranno?

  • andrea105 |

    concordo, solo luoghi di appostamento abituale…

  • andrea105 |

    concordo in pieno, e si potrebbe ipotizzare danno erariale, da porre a carico dei funzionari che “sbagliano” per i costi ingiustamente sopportati dalla P.A. per il funzionamento degli autovelox, le spese legali ecc…;
    inoltre occorrerebbe trovare il modo di far rimuovere la miriade di cartelli che illegittimamente in centro urbano segnalano il “controllo automatico della velocità”, controllo appunto vietato: il costo dei cartelli è danno erariale (senza considerare il fatto che minacciare controlli illegali potrebbe configurare altro tipo di responsabilità…)
    [Risponde Maurizio Caprino] Un momento: almeno in teoria, i cartelli in centro abitato potrebbero anche presegnalare i luoghi di appostamento abituale di pattuglie con apparecchi portatili, il cui uso è del tutto legittimo anche in centro abitato (il divieto riguarda solo i controlli senza presidio di agenti).

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