Ma ci sono o ci fanno? Mi chiedo questo dopo aver letto dell'"impresa" dell'europarlamentare leghista Francesco Speroni che si è vantato di aver raggiunto i 316 all'ora e delle esternazioni di Vasco Rossi che chiede libertà di guidare anche da ubriachi fradici. Me lo chiedo perché parliamo di due persone che – per quanto non si siano mai distinte per senso dell'equilibrio – non possono non capire quanto pericoloso sia ciò che hanno fatto e detto. E allora mi viene il dubbio che siano trovate per far parlare di sé, per confermare e dare una spolverata alla propria immagine verso elettori e fans.
Speroni, se proprio avesse voluto solo farsi una tirata, avrebbe dovuto tenersela per sé. Senza metterla su YouTube, anche perché lui è un europarlamentare e non un bullo di paese ansioso di comunicare le sue bravate. E non può non sapere che andare a 316 all'ora col buio è troppo pericoloso per chiunque, anche quando ha una supercar come la Nissan Gtr (dal video sembra proprio quella la vettura che Speroni dice di essersi comprato apposta: gran macchina, ma deve sempre guidarla un uomo soggetto alle leggi della fisica). Io non sono tra quelli che pensano che oltre i 130 si muore: se uno sa guidare (ma guidare DAVVERO, non come tanti piloti da bar), sa benissimo dove guardare, come usare i comandi e come stare concentrati e riconoscere le condizioni in cui è bene andare più piano e quelle in cui si può andare più forte. Ma proprio per questo si sa che un limite c'è comunque. E non arriva mai fino a 316 all'ora: a questa velocità si percorrono 87 metri in un secondo. Come dire che, se spunta un ostacolo imprevisto, si fa appena in tempo a capire che c'è e solo a patto di tenere accesi gli abbaglianti. In ogni caso, non si riesce nemmeno a iniziare una correzione di sterzo o una frenata. Questo vale per tutti, anche per un campione del mondo. Per questo certe velocità si raggiungono solo in pista (dove l'imprevisto è ridotto al minimo possibile) e perlopiù di giorno o con illuminazione artificiale. Non ha senso dire – come ha detto Speroni – che lui non ha violato alcuna regola perché sul tratto di autostrada tedesca dove si è lanciato non ci sono limiti di velocità: se ci fosse stato un incidente (mortale, con tutta probabilità) la colpa gli sarebbe stata attribuita comunque, perché su tutto (e in tutti i sistemi giuridici) resta l'obbligo di mantenere sempre il controllo del veicolo.
Quanto a Vasco, nulla da dire sul fatto che uno possa ubriacarsi, drogarsi eccetera. In generale, ognuno è libero di cercare il piacere come crede, se non ne resta schiavo. Ma, quando la ricerca del piacere rende totalmente incapaci di guidare, non c'è storia. E si può anche decidere di mettere a repentaglio la propria vita, ma non si può disporre di quella degli altri. Altrimenti la prossima che gli sentiremo dire è: "Abolite il reato di stupro".