“Ho l’Abs, investo qualcuno, nessuno saprà a quanto andavo”. Ma la Cassazione sì

L'Abs non può essere un alibi per impedire la ricostruzione di un incidente. La sentenza 14673 depositata il 12 aprile scorso dalla quarta sezione penale della Cassazione non è solo l'ultimo atto di una vicenda che a suo tempo (agosto 2004) fece scalpore: la morte di un agente della Polstrada che stava piazzando un autovelox sulla superstrada Bari-Brindisi e fu travolto da un'auto che circolava sulla complanare, proprio dove la pattuglia aveva scelto di appostarsi per stare più al sicuro rispetto alla carreggiata e al suo traffico veloce (veloce sul serio: i 160 non erano una rarità). Sottovoce, qualcuno polemizzò perché in quel modo gli agenti potevano tendere agguati con l'autovelox nascosto: tra la carreggiata e la complanare ci sono siepi di oleandro. L'ideale appunto per nascondersi (all'epoca il Codice non lo vietava), ma un pericolo per quell'agente, investito proprio perché si sporse dalla siepe verso la complanare senza accorgersi che proprio sulla stradina stava arrivando una vettura.

Il guidatore fu poi condannato per omicidio colposo, perché andava troppo forte. E ora la Cassazione conferma la condanna, perché ritiene che l'indagine svolta dal perito nominato dal pm sia stata fatta bene. Uno dei motivi per i quali l'automobilista la contestava era proprio il fatto che la sua velocità eccessiva al momento dell'incidente era stata desunta da una traccia di frenata trovata sull'asfalto: non è sua – ha argomentato la difesa – perché la vettura ha l'Abs e quindi tracce non ne lascia.

Un'argomentazione cui pensano molti guidatori dallo stile disinvolto (gli stessi che non farebbero mai montare la scatola nera sulla propria vettura, almeno fino a quando non dovesse diventare obbligatoria).


In realtà, la Cassazione ha dato per buona la spiegazione del perito del pm. Che – correttamente – ha bocciato l'equazione Abs=niente tracce. Semplicemente, secondo vari fattori (tipo di fondo, stato delle gomme, velocità, spinta sul pedale del freno, taratura dell'impianto) può anche accadere che una o più ruote si blocchino anche quando l'Abs c'è.

Il problema, semai, è un altro: prima le tracce di gomma sull'asfalto consentivano facilmente di desumere con buona approssimazione la velocità di partenza perché si prolungavano per tutto lo spazio di frenata. Ora, invece, le ruote, quando si bloccano, lo fanno praticamente solo a inizio frenata. Quindi le tracce servono solo a determinare la posizione del veicolo al momento in cui il conducente accortosi del pericolo ha iniziato a reagire. Di qui a ricostruire la velocità ce ne corre. Non è impossibile, ma di certo è più difficile e non sempre ci si riesce.

  • marco |

    Ho fatto il certificatore di impianti abs, in particolare nell’istallazione su veicoli N3, i più critici, e non ho mai rilevato strisce significative, sarei pertanto molto curioso di leggere quella perizia.
    Anche per sapere come diamine hanno fatto ad attribuire con matematica certezza la strisciata proprio a quel veicolo ed a quella circostanza.
    Che poi il giudice si appiattisca su ciò che viene detto in sede tecnica, e’ normale.
    Ciò senza nulla togliere alle responsabilità sia dell’automobilista, sia di chi comandava la pattuglia, che spesso ho visto esposte in posizioni semplicemente assurde.
    Aggiungerei beffardamente che se non avesse frenato, o avesse frenato piano, non sarebbe stato possibile contestargli la cosa, non vorrei che tutto questo fosse di cattiva ispirazione…………
    [risponde Maurizio Caprino] Nell’istante iniziale un bloccaggio minimo può esserci e alla scena era presente l’altro poliziotto della pattuglia, che può aver individuato una piccola traccia conoscendo come si era svolta la sequenza. Ovviamente, tutto è più difficile se non ci sono testimoni.

  • GoldWing98 |

    La sentenzqa mi lascia molto dubbioso; ammesso che sia vero che, anche con l’ABS, le ruote possano bloccarsi (e ho i miei dubbi), come ha fatto il perito a stabilire che quelle tracce erano di quell’auto e come ha fatto a calcolare la velocità, visto che, comunque, il bloccaggio delle ruote con l’abs avverrebbe solo per alcune frazioni di secondo?
    [risponde Maurizio Caprino] Le tracce verosimilmente indicano il punto di inizio frenata, mentre la posizione della persona investita è nota, così come la deformazione del veicolo. Ciò consente di fare una serie di ipotesi riguardo a velocità e decelerazione.

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