Un'occasione persa. Giovedì scorso la Commissione Ue ha emanato il nuovo Regolamento sul montaggio delle gomme (il 458/2011), mantenendo la possibilità di circolare con pneumatici diversi l'uno dall'altro: è stato confermato che basta che siano uguali solo sullo stesso asse e che devono avere la stessa struttura (quindi di fatto radiali) su tutte e quattro le ruote. Per il resto, si possono avere diversi fra avantreno e retrotreno marche e disegni del battistrada. Si può persino circolare con le invernali sull'asse motore e le estive sull'altro, nonostante sia dimostrato che così sulla neve si sbanda.
Insomma, non si tiene conto che oggi le auto sono tanto perfette e sofisticate che basta poco per passare da una situazione di assoluta sicurezza a una in cui il guidatore – viziato e reso insensibile proprio da questa perfezione – viene sorpreso e perde il controllo. A quel punto, si può solo sperare che i sistemi di bordo come il controllo elettronico della stabilità minimizzino i danni. O che siano questi stessi sistemi a "rifiutare" un assetto sbagliato.
In altre parole, potrebbe succedere la stessa cosa che, da quando c'è l'iniezione elettronica – è costata a non pochi automobilisti una fermata in officina. Con l'iniezione, se il combustibile non ha le precise caratteristiche richieste dal motore, su certi modelli quest'ultimo va in tilt o si mette precauzionalmente a funzionare a prestazioni ridotte; con Abs ed Esp, potrebbe anche accadere che con gomme diverse da ruota a ruota i sensori rilevino qualche anomalia che mette fuori uso i sistemi di sicurezza.