Regolamento nuovo, pericoli vecchi: mischiare le gomme resta permesso

Un'occasione persa. Giovedì scorso la Commissione Ue ha emanato il nuovo Regolamento sul montaggio delle gomme (il 458/2011), mantenendo la possibilità di circolare con pneumatici diversi l'uno dall'altro: è stato confermato che basta che siano uguali solo sullo stesso asse e che devono avere la stessa struttura (quindi di fatto radiali) su tutte e quattro le ruote. Per il resto, si possono avere diversi fra avantreno e retrotreno marche e disegni del battistrada. Si può persino circolare con le invernali sull'asse motore e le estive sull'altro, nonostante sia dimostrato che così sulla neve si sbanda.

Insomma, non si tiene conto che oggi le auto sono tanto perfette e sofisticate che basta poco per passare da una situazione di assoluta sicurezza a una in cui il guidatore – viziato e reso insensibile proprio da questa perfezione – viene sorpreso e perde il controllo. A quel punto, si può solo sperare che i sistemi di bordo come il controllo elettronico della stabilità minimizzino i danni. O che siano questi stessi sistemi a "rifiutare" un assetto sbagliato.


In altre parole, potrebbe succedere la stessa cosa che, da quando c'è l'iniezione elettronica – è costata a non pochi automobilisti una fermata in officina. Con l'iniezione, se il combustibile non ha le precise caratteristiche richieste dal motore, su certi modelli quest'ultimo va in tilt o si mette precauzionalmente a funzionare a prestazioni ridotte; con Abs ed Esp, potrebbe anche accadere che con gomme diverse da ruota a ruota i sensori rilevino qualche anomalia che mette fuori uso i sistemi di sicurezza.

  • Francesco Zanardi |

    Effettivamente di impossibile non c’è niente, però avere assi con aderenza diversa è peggio che avere sotto ognuna delle quattro identiche gomme un terreno con aderenza diversa (vedi pozzanghera o fogliame o zona ghiacciata), e i sistemi di cui sopra sono concepiti apposta per quello. Sarebbe buona cosa mettere le ruote messe peggio all’anteriore (come faccio io che le cambio 2 per volta) per avere una tendenza al sottosterzo. Caso critico quello di chi mette 2 invernali davanti ad una trazione anteriore e poi pretende di percorrere in discesa un tratto innevato… magari con pneumatici usurati dietro.

  • Francesco Zanardi |

    Mandare in tilt l’esp per le gomme diverse è impossibile. in ogni caso si accenderebbe una bella spia “ABS/ESP recarsi in officina”. Qualcuno potrebbe sospettare che questo articolo sia stato incoraggiato da chi vende le gomme.
    [risponde Maurizio Caprino] Ovvio che si accende la spia. Ci andrei piano a parlare di impossibilità.

  • GoldWing98 |

    La ringrazio delle informazioni, ma allora ci rinuncio: non so dove trovare la norma citata.
    Peccato, avrei voluto leggere questa norma del ’58 (ancora in vigore) che parla di pneumatici che allora (oltre mezzo secolo fa) forse nemmeno esistevano.

  • GoldWing98 |

    Ho letto la Direttiva 97/24 http://eur-lex.europa.eu/Notice.do?val=218517:cs&lang=it&list=218517:cs,&pos=1&page=2&nbl=11&pgs=10&hwords=&checktexte=checkbox&visu=#texte e non ho trovato traccia delle prescrizioni sull’uso sulle moto di pneumatici aventi la stessa struttura. Forse, come lei ha scritto, sono negli allegati, ma è un’impresa trovarle, vista anche la lunghezza delle norme.
    [risponde Maurizio Caprino] Semplicemente riprende il Regolamento Ece-Onu del ’58.

  • GoldWing98 |

    Allora ho percorso illegalmente centinaia di migliaia di km con la mia moto?
    E altrettanti ne percorrerò, perchè non metto certo una gomma non radiale all’anteriore solo perchè lo dice un allegato ad una direttiva.
    La moto non è penalizzata dall’uso di gomme diverse (radiali o no); in ogni caso è meglio che mettere una non radiale sull’anteriore.
    Giusto per la cronaca: in questo modo ho passato parecchie revisioni (non che le revisioni siano cose serie in questo paese…)
    [risponde Maurizio Caprino] In caso d’incidente, l’assicurazione (nel caso se ne accorga…) potrebbe pensarla diversamente.

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