Non è proprio vero che per montare le gomme runflat ci vogliono cerchi appositi: l'unica vera accortezza da adottare è munirsi di sensori di pressione (meglio se di tipo diretto, che ricavano il dato dall'aria e non dalla circonferenza della ruota), perché con le runflat non ci si accorge di eventuali forature e si prosegue senza rallentare a 80 all'ora (queste gomme fanno miracoli anche da sgonfie ma non consentono di andare forte). Però, se nessuno offre le runflat anche a chi ha vetture che non le avevano in primo equipaggiamento, un motivo c'è. Anzi, due:
1. le prestazioni in curva con cerchio normale gomma sgonfia sono peggiori e potrebbero causare incidenti;
2. visto che le runflat sono più rigide, prendendo una buca potrebbero deformare il cerchio normale (quelli specifici sono più robusti) e in qualche caso ci sono stati danni pure alle sospensioni.
Sottolineo questi particolari per farvi capire quali rischi si corrono a comprare un cerchio contraffatto: basta una piccola differenza di forma per creare problemi. E nei 50mila cerchi sequestrati l'altro giorno dalla Guardia di finanza a La Spezia le carenze non erano solo nella forma, ma pure nei materiali: i produttori (cinesi) non andavano per il sottile nell'uso di leghe scadenti. Questo dicono le analisi disposte dalla magistratura. Il rischio di rotture in marcia, quindi era concreto.
Ed è concreto per tanti automobilisti che circolano ignari: il problema esiste da anni e non riguarda solo i prodotti cinesi. Perché in Italia per anni non è stata necessaria alcuna certificazione di prodotto e non vengono fatti controlli a monte. Con la riforma del Codice della strada, l'estate scorsa, si sono poste le basi perchè anche i pezzi singoli (come i cerchi) vengano sottoposti a procedure di omologazione o approvazione, che in qualche modo presuppongono controlli preventivi. Ma mancano ancora le modalità di attuazione.
L'unica garanzia per i consumatori c'è quando per una qualche ragione scattano operazioni anticontraffazione, che però ovviamente controllano solo a valle. Cioè quando i prodotti sono già arrivati sul mercato.
Con la crisi che continua a mordere, poi, è forte la tentazione di risolvere un problema (magari un cerchio da sostituire perché fatto strisciare contro un marciapiedi) con un'offerta a basso costo. Occorre pensarci due volte e preferire fabbricanti di nome noto. Anche se la tranquillità assoluta non esiste: purtroppo la contraffazione colpisce ogni marchio.