I dati sono incoraggianti: i modenesi, intervistati con criteri scientifici dalla Asl, si dichiarano prudenti e piuttosto virtuosi alla guida. Certo, un po' di tara occorre farla, perché tutto si basa pur sempre su dati autodichiarati. E proprio per questo la ricerca di cui stiamo parlando contiene un numero che fa rabbrividire: appena l'1% pensa ad allacciare le cinture quando è seduto dietro.

Per darvi un'idea, a livello europeo l'Etsc già storce il naso verso quei Paesi che hanno un tasso inferiore al 30%. Stiamo parlando di posti non esattamente noti per essere all'avanguardia né per tradizione motoristica né per sicurezza stradale: Cipro, Grecia, Malta e Lituania. L'Italia in classifica non c'è, perché come al solito mancano rilevazioni specifiche estese a tutto il territorio nazionale. E l'Etsc commenta i dati rimarcando che possono esserci nello stesso Paese anche considerevoli differenze secondo le aree e citando proprio il caso dell'Italia, dando per virtuoso il Nord. Ma si riferisce alle cinture anteriori. L'1% registrato in quel tempio mondiale dei motori che è Modena ora spiega molte cose di questi commenti e ci riempie di vergogna.

D'altra parte, siamo il Paese dove ci sono voluti vent'anni per fare una campagna istituzionale specifica sulle cinture posteriori. Quanti altri anni ci vorranno perché faccia effetto (se mai ne farà)?

  • Paoblog |

    Temo che non si tratti di una questione di campagne tv o sensori. Qui bisogna cambiare la “testa” ovvero l’atteggiamento. Ma in un paese dove si fa allaccia una cintura (ma vale epr tutto) solo eprchè rischi una multa, ma dove vogliamo andare?
    °
    In questi giorni sto constatando che sono sempre di più gli automobilisti che non accendono le luci di giorno. E’ ovvio, c’è il sole, ci vedo benissimo. Si, ma gli altri, soprattutto “controsole”, ti vedono?
    °
    Vedi anche: http://paoblog.wordpress.com/2010/06/01/fari-accesi-sole/

  • M.P. |

    Gentile Maurizio,
    ha ragione.
    Ma credo che alcune respondabilità indirette per la mancata educazione degli automobilisti vada rivolta anche alle case costruttrici, le quali sul punto non sono delle educatrici scrupolose.
    Per quale motivo, infatti, ancora oggi molte autovetture non sono dotate di sensori ai sedili posteriori per verificare il corretto utilizzo delle cinture? La tecnologia c’è ed è molto semplice e se non erro alcune “ammiraglie” tedesche reclinano i poggiatesta posteriori in assenza di occupanti.
    Personalmente, infatti, ho potuto verificare che una nota monovolume, reginetta nelle vendite del suo settore, di un noto costruttore europeo non li monta nemmeno sull’allestimento “top” (ed anche qui! Perchè per avere il cambio automatico occorre necessariamente scegliere l’allestimento più curato?)
    Credo, infatti, che non si possa trascurare che l’utilizzo oramai consolidato delle cinture antoriori sia anche conseguenza di quel fastidioso cicalino che oramai da qualche anno accompagna tutte le vetture anche più economiche (ed anzi! i miei complimenti ad un costruttore giapponese che dopo un paio di minuti lo trasforma in un suono assordante ed oggettivamente insopportabile).

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