Il cittadino vince il ricorso e il fermo amministrativo scatta lo stesso. Ora il Comune pagherà

Informazioni precise non ce ne sono, ma indizi interessanti sì. Quindi riprendo anch'io la notizia data da "La Repubblica" in cronaca di Roma venerdì scorso: un giudice di pace ha annullato un fermo amministrativo a un cittadino che se l'era visto scattare su un suo veicolo nonostante il Comune non avesse diritto a imporlo. Infatti, quel cittadino non aveva alcun debito nei confronti del Comune: aveva fatto ricorso e aveva vinto. Il Comune, però, non aveva avvisato Equitalia-Gerit e quindi il fermo era scattato la stesso. Quindi via con un altro ricorso e un'altra vittoria per il cittadino, che ha avuto la soddisfazione di veder condannato il Comune a pagare le spese di giudizio a lui e a Equitalia, che ha dimostrato di aver agito come mero esecutore di ordini sbilenchi partiti dagli uffici comunali.

Il punto cruciale sta proprio negli ordini sbilenchi.


Il Comune di Roma, infatti, sa benissimo di perdere le tracce dei ricorsi e di far conseguentemente scattare provvedimenti a vanvera. Tanto da aver sentito il bisogno di istituire un collegamento telematico con gli uffici del giudice di pace. Solo che l'esperienza sul campo ha dimostrato che, almeno per ora, il collegamento non funziona granché. La sentenza di cui parliamo qui sembra proprio confermarlo: essendo del giudice di pace, si presume che si riferisca a un caso abbastanza recente, quindi accaduto nel periodo in cui l'informatica era già entrata negli uffici.

  • Florian |

    Burocrazia inefficiente

  Post Precedente
Post Successivo