Oggi e domani 600 bambini delle scuole romane faranno un "esame" di sicurezza stradale. Ci sarà un "classico" percorso-gioco da fare con triciclo (e caschetto in testa) nel rispetto dei segnali. Ma ci saranno pure una caccia al tesoro innovativa, per ricostruire la divisa del poliziotto e imparare così a riconoscerla come un aiuto per quando si è in difficoltà (quindi, non solo come il vestito dell'arcigno ed odioso personaggio che fa le multe). Infine, uno spettacolo con animatori specializzati. E' la tappa finale dell'edizione 2011 del Progetto Icaro della Polizia stradale e si tiene a Roma, al museo per bambini Explora, dopo aver toccato Varese, Santa Margherita Ligure, Caserta e Catania.
In dieci anni, Icaro si è via via affinato ed è arrivato in 156 città, per un totale di oltre 90mila studenti di varie età. Ogni edizione è mirata su una fascia di età e quest'anno è stato il turno dei più piccoli, dai tre ai sei anni. Da padre di una bambina di quattro anni e mezzo, so bene che è importante iniziare da subito: mia figlia trova assolutamente naturale mettere il caschetto quando va in bici e non immagina nemmeno che un'auto possa mettersi in movimento senza che grandi e piccoli allaccino le cinture. L'innocenza dei bambini diventa anche il più efficace degli Sbr (i segnalatori di cinture slacciate, che molti tacitano allacciandole al sedile e sedendovisi sopra).
Peccato però che le risorse siano poche: la moltitudine degli altri bimbi deve "accontentarsi" o di altre iniziative (spesso fatte con molta buona volontà, ma meno sofisticate) o di una nuova serie di cartoni animati che debutterà a giorni (Scarica Cartella Stampa_Goodyear_DEF).
Sono rimasti solo il dipsrtimento di Psicologia dell'Università La Sapianza e la Fondazione Ania ad appoggiare l'iniziativa, mentre altri partner pubblici hanno subìto tagli ai fondi. Risparmiare è meglio che prevenire, dicono le regole della finanza pubblica.