Niente controlli di velocità la settimana prossima, salvo miracoli. La Polizia stradale della Sicilia occidentale ha gli apparecchi guasti in tutte le sue province (Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani): lo ha dichiarato ieri mattina nel consueto comunicato che invia agli organi di stampa per rendere noto il calendario dei controlli della settimana successiva. Dunque, salvo miracoli dei tecnici, la vigilanza sulla velocità resta affidata solo ai vituperati vigili urbani. Un caso sintomatico.
Viene dimostrato che nessuno può fare tutto: in un quadro di competenze articolato e non di rado frammentario, sarebbe bene aumentare la specializzazione. Ma questo si scontra con i tagli di bilancio, per cui occorre mettere insieme più soggetti per fare ciò che in condizioni normali potrebbe essere fatto da uno solo.
Parlo di tagli ai bilanci perché sono ragionevolmente certo che sia andata proprio così. Negli ultimi anni, le notizie sugli effetti dei tagli vanno sistematicamente sui giornali, quando qualche rappresentante sindacale decide di denunciarli. E so per esperienza che in tutta la Sicilia la dotazione di apparecchi lascia a desiderare, per cui ogni settimana si fatica non poco a mettere insieme un calendario credibile di controlli. La dimostrazione sta anche nel numero dei servizi di rilevazione di velocità: confrontate Veneto e Sicilia e capirete.
PS: ovviamente nei Comuni cose del genere possono succedere ben più difficilmente, perché non di rado il controllo della velocità è considerato un modo per fare cassa e quindi il costo per procurarsi gli apparecchi e tenerli nella massima efficienza è considerato un investimento.