Sull’autovelox i vigili hanno le mani legate. E i Comuni che fanno?

Più passano le settimane, più monta la preoccupazione tra i vigili urbani: l'ulteriore stretta sulla possibilità di fare controlli di velocità imposta dalla riforma del Codice della strada ha costretto a spegnere molti apparecchi. Tanto più che il ministero delle Infrastrutture ha stoppato possibili interpretazioni "creative". Così deve restare impotente chi ha una angusta statale che gli entra in centro abitato portandogli anche tir a 80 all'ora a un metro e mezzo dai bambini sui marciapiedi: il sistema di leggi è fatto prevalentemente per tagliare le unghie a chi i controlli di velocità li usa soprattutto per fare cassa. La solita dinamica: "per colpa di qualcuno (forse anche di molti, in questo caso), non si fa credito a nessuno". Un principio che, in questo caso, suona aberrante. Magari richiederebbe una presa di posizione ufficiale e "teatrale" da parte dell'Anci. Del tipo: "cambiate la legge oppure sarà una strage". E invece che ti fa l'Anci?


La settimana scorsa ha presentato il nuovo sistema che dovrebbe far affluire all'Istat in tempo quasi reale i dati sugli incidenti, evitando l'attuale vergogna della pubblicazione delle statistiche a quasi un anno di distanza dal periodo di riferimento. Quale occasione migliore per lanciare l'allarme? Tanto più che i relatori non hanno parlato solo di statistiche, ma pure di soldi: qualcuno ha detto che le multe portano un miliardo all'anno nelle casse dei Comuni.

Ha parlato pure il presidente dell'Anci, cioè Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. Sì, Torino, la città dove il Comune ora teme di dover spegnere il Tutor proprio per problemi legati alle norme, acuiti da una recente sentenza della Cassazione. Ma Chiamparino è rimasto silenzioso su questo. Scarsa sensibilità al problema? Paura di stroncarsi la carriera apparendo come un membro del "partito delle multe? Paura di attirare l'attenzione su una vicenda che ha qualche lato oscuro anche dal punto di vista dell'appalto e quindi potrebbe svegliare la magistratura?

  • Giorgio Marcon |

    Condivido Maurizio

  • caiofabricius |

    Berlusconi non cadrà mai come il suo amico libico: è il vero grande rapresentante trasversale di FURBETTOPOLIS. Si continua a fare terra bruciata intorno a quei pochi EROICI politici-amministratori-funzionari di polizia che tentano di riportare BANANAS LAND a quel che FU (Repubblica Italiana).
    Cavilli e sottigliezze piagnone abusano ed usurpano il termine di consumatori con l’unico palese scopo di continuare a farsi i c. propri, sfrecciando impuniti davanti all’asilo nido nel calduccio del feticcio nerolucidoclimatiddissiai.
    Con un esercito di azzeccagarbugli agguerriti e ben strutturati contro il perfido “Stato- cheffà cassa: me lha detto micugggino , SignoraMia” è meglio neanche provare a combattere.
    Ma almeno un auspicio e un augurio: che invece di passare le prossime ore nei tribunali a delegittimare i Chiamparino-Renzi-Iervolino, si trovino in qualche corsia del traumotologico ad aspettare notizie … (solo a Roma 10 falciati al giorno da sorcicorrenti impuniti)
    [risponde Maurizio Caprino] Anch’io non ho una grande opinione di Berlusconi e, quando è capitato che si occupasse (almeno per una volta) anche di questioni che ci riguardano non ho esitato a criticarlo. Ma non sono sicurissimo che sull’altro fronte politico i Chiamparino-Renzi-Iervolino abbiano preso le loro decisioni dopo aver fatto una visita in qualche corsia del traumatologico. In ogni caso, se il loro intento era quello di fare qualcosa di concreto, avrebbero potuto operare in modo più trasparente. Non solo perché poi c’è sempre qualche amante del cavillo che poi li fa secchi al primo errore formale, ma anche perché l’uso del sotterfugio da parte della Pubblica amministrazione rafforza nella gente la sensazione (giusta o sbagliata che sia) di sentirsi vessata, cosa che poi impedisce quell’accettazione e condivisione della regola che è il primo requisito perché la regola stessa sia rispettata.

  • luigi |

    Egr. Dott. Caprino,
    è la prima volta che leggo qualcosa di suo e mi son meravigliato di un giornalista che conosce veramente la materia sui misuratori di velocità. In effetti utilizzare un Tutor per rilevare la velocità istantanea su una strada a due corsie è un pò troppo .C’è ad esepmpio l’Autovelox 105 SE della Sodi Scientifica che costerà un decimo di un portale Tutor che assolve egregiamente la sua funzione di rilevazione di velocità istantanea con strade sino a tre corsie producendo due documetazione fotografiche dell’infrazione. Per i resto i commenti dei suoi lettori lasciano il tempo che trovano , la mia opinione e che se si vuole veramente fare prevenzione bisogna colpire le persone che non rispettano i limiti nell’unica cosa che effettivamente capiscono cioè la tasca.
    [risponde Maurizio Caprino] Però anche l’Autovelox 105 SE ha i suoi limiti, essendo piazzato a terra. Certo, “sente” su quale corsia è avvenuta l’infrazione e questo è molto importante ai fini della certezza dell’attribuzione (quindi non richiede più di scartare come dubbi quei fotogrammi che riprendono più di un veicolo). Ma, stando a terra, se c’è molto traffico non rileva parte dei veicoli che sfrecciano sulla terza corsia, perché è coperto da quelli che occupano per intero le due corsie più vicine.

  • peofsz1600 |

    Ma il tutor e’ stato posizionato anche in autostrade con solo due corsie come la Torino Savona. Oltretutto su tratti tortuosi in cui il limite di velocita’ non e’ costante.
    Forse, il fatto che un politico acuto come Chiamparino non si sia speso in ANCI per una modifica al CdS, si potrebbe leggere come una censura all’operato del proprio assessore, posto in quella posizione per i soliti delicati equilibri di maggioranza.
    [risponde Maurizio Caprino] A due corsie ci sono anche la Bologna-Padova, un pezzo della Venezia-Trieste e la San Benedetto-Bari (e forse qualche altro tratto mi sta sfuggendo), però normalmente in autostrada l’utilità maggiore del Tutor sta nel fatto di poter misurare la velocità media su lunghi tratti (divisi in tanti sotto-tratti, ma l’effetto è unico e dura centinaia di chilometri), cosa che nessun altro strumento può fare. Nemmeno sistemi analoghi di misurazione della media, al momento. Perché il Tutor è finira quello che se la cava meglio anche nel “riconoscere” i veicoli in base alla loro categoria e quindi può vigilare con sufficiente precisione anche sui limiti più bassi imposti ai mezzi pesanti.

  • peofsz1600 |

    Gent. Dr Caprino,
    grazie per la lunga e dettagliata risposta.
    Continuo a pensare che l’atteggiamento dell’Assessore Sestero, solitamente assai maldisposta verso gli automobilisti per semplice pregiudizio, sia esattamente uguale a quello tenuto dalla Iervolino che ha scatenato i vigili urbani alla mezzanotte del giorno in cui entrava in vigore il sistema dei punti sulla patente. Peccato che le normative sulle cinture di sicurezza esistessero anche prima…
    Prima dell’istallazione del Tutor, molto raramente c’erano pattuglie in Corso Moncalieri.
    Tecnicamente la scelta del portale e’ quella piu’ logica per la struttura di Corso Moncalieri (ampia carreggiata singola con 2 corsie per ogni senso di marcia, con un profilo ampio e sinuoso che invita a darci del gas. Lato Po non ci sono edifici, lato collina poche ville hanno l’uscita di garage e giardino. A parte una discoteca nella zona dell’impianto, non ci sono esercizi pubblici per un paio di km).
    Ho timore, pero’ che si sia “andati avanti” a tutti i costi per volonta’ politica. Persino il Comandante dei Vigili Urbani Famigli si era detto favorevole ad un’impostazione del limite di velocita’ a 70 km/h nonostante la mancanza di spartitraffico centrale (ed altri aspetti non trascurabili) non ne consenta la classificazione come strada a scorrimento veloce.
    Mi permetto infine di dissentire con la sua affermazione “a costo di distrarle da servizi piu’ importanti”. Ritengo che il servizio di sicurezza stradale debba essere il principale svolto dalla Polizia Municipale. Per la sicurezza contro la delinquenza ci sono Polizia e Carabinieri con ben superiori competenze operative ed addestramento specifico.
    [risponde Maurizio Caprino] Un Tutor ha senso dalle tre corsie in su.
    Quando parlo di “servizi più importanti” intendo sempre nell’ambito della sicurezza stradale.
    Concordo sul fatto che si sia andati avanti per pura “volontà politica”. Mi chiedo però se dietro quella volontà non ci fosse qualcos’altro, che magari potrebbe avere rilevanza penale.

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