Obbligo stagionale di catene o gomme invernali: ora il segnale c’è. Ma il caos resta

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Habemus signum! Il segnale di "obbligo di catene a bordo o gomme da neve montate" è stato "disegnato" dai ministeri delle Infrastrutture e dell'Interno e ora sarà sperimentato su alcune statali e autostrade. La sua mancanza nel Codice della strada aveva reso di fatto impossibile applicare la possibilità di istituire obblighi anti-neve stagionali, che era stata prevista dalla riforma del Codice stesso senza tenere conto che tutti gli obblighi imposti dall'ente proprietario vanno resi noti all'utenza tramite segnali (conformi al Codice stesso). Tutto bene, dunque? Non vedremo più retromarce precipitose come quella della Provincia di Milano di fronte al clamore mediatico della faccenda o applicazioni soft che altrove vanno avanti da anni pur nella consapevolezza di non avere appigli giuridici sufficienti? Temo che ci sarà comunque il caos.

Infatti, concepire un segnale come quello di cui stiamo parlando è complicato: in mancanza di simboli internazionali che recitino "catene a bordo", occorre usare i loghi già previsti dall'allegato segnaletico al Regolamento di esecuzione del Codice; quelli più vicini a ciò che si vuol comunicare in questo caso sono i disegnini della gomma incatenata e della gomma reticolata (da soli, non inseriti nel tipico segnale di obbligo a fondo azzurro, che indica l'obbligo di montare le catene a partire da dov'è installato e quindi non va bene per un'intera stagione). Ma questi simboli, messi così nudi e crudi, sono assolutamente neutri. Cioè equivalgono rispettivamente a nominare le catene e le gomme invernali, nulla di più. Occorre quindi spiegare che c'è un obbligo stagionale. In mancanza di meglio, non è rimasto che scriverlo per esteso sul segnale, appena sotto i due simboli appena citati.

Con due inconvenienti:

– gli stranieri (e non sono pochi, specie sulle Alpi) non capiscono oppure ci mettono più tempo (distraendosi dalla guida) per afferrare il senso del segnale;

– per riportare tutte le scritte necessarie, nei casi più clamorosi (autostrada) si finisce con avere segnali di una quindicina di metri quadri, cioè estesi quanto una stanza (con costi alti e difficoltà di installazione).

Non basta. se date un'occhiata alla certosina ricostruzione curata da Assogomma e Federpneus, vi rendete conto che in ogni zona d'Italia l'obbligo stagionale è stato interpretato in modo diverso: cambiano le date di inizio e fine, il tipo di veicoli coinvolti e altri "dettagli". Si arriva anche a caso come il piccolo Comune che su certe strade del suo territorio riconosce solo le catene e nemmeno le gomme invernali. Talvolta queste differenze hanno una precisa giustificazione tecnica, altre no.

Si dovrebbe come minimo arrivare a concordare un'uguaglianza per aree geografiche omogenee ed è quello a cui si sta lavorando. Ma ci si riuscirà? E non ne verrà fuori un sistema comunque complicato, data la segnaletica abbondante che comporta?

E allora l'idea potrebbe essere quella di imporre un obbligo stagionale su tutto il territorio nazionale. A prima vista non si potrebbe: diventerebbe una "norma di equipaggiamento", quindi potrebbe essere imposta solo dalla Ue in tutta Europa. E invece un appiglio "nazionale" esiste: l'articolo 72, comma 6 del Codice della strada prevede che il ministero delle Infrastrutture, sentito quello dell'Interno, può imporre con propri decreti eventuali equipaggiamenti necessari a rispettare determinate norme di comportamento, come è l'obbligo di mantenere sempre il controllo del veicolo in tutte le possibili condizioni che si possono trovare su strada. Peraltro, la sanzione per i trasgressori sarebbe di 80 euro, uguale a quella prevista per chi non rispetta gli obblighi stagionali previsti già oggi. Dunque, sarebbe possibile cavarsela mettendo segnali solo alle frontiere, per informare gli stranieri (e peraltro alla frontiera ci si ferma, quindi c'è il tempo per studiarsi la segnaletica).

Si può eccepire che in questo modo si obbliga chiunque a comprarsi almeno un paio di catene, che poi ben difficilmente saprà utilizzare in caso di necessità. Senza contare che ci sono fior di modelli (specie se dotati di cerchi grandi) dove le catene non si possono montare o che richiedono i costosi "ragni" (da 200 euro in su). Verissimo. Ma ormai le catene tradizionali che possono andare su utilitarie e medie (le auto con cerchi grossi sono grossomodo possedute da chi i ragni può permetterseli) costano poco, quindi sono un sacrificio possibile. Quanto all'incapacità di montare le catene, la possibilità di irrogare sanzioni potrebbe finalmente spingere la gente a provare come montarle. Fermo restando che in mezza Italia si possono montare direttamente le gomme invernali, che non incidono troppo sul bilancio familiare perché consentono di risparmiare sull'usura delle estive.

In ogni caso, da un punto occorre pur iniziare per evitare che una nevicata mandi in tilt il Paese. E questo forse è un punto di partenza ragionevole.

  • 3naranze |

    ecco il link con la foto di un cartello reale, poco prima dell’uscita Vittorio Veneto sud sull’A27 direzione nord
    http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=72802013#post72802013

  • Florian |

    Avrei solo qualche dubbio sull’effettivo risparmio usando le gomme invernali! Se si parla di sicurezza va bene, ma di risparmio no.
    [risponde Maurizio Caprino] Tra qualche giorno approfondiamo: non trovo il tempo per scriverne.

  • Giuseppe Biancamano |

    Salve, appena viene pubblicato il disegno del segnale si potrebbe avere in anteprima?
    Grazie
    [risponde Maurizio Caprino] Mi spiace, ho problemi tecnici a inserirlo nel post: pare che il software di gestione del blog non supporti il formato…

  • 3naranze |

    segnalo che è stato installato sull’A27 poco prima dell’uscita V.Veneto sud, è enorme, non ha pittogrammi, è scritto solo in italiano.
    segnala l’obbligo tra V.Veneto nord e fine A27 tra il 15 nov e il 15 aprile

  • valerio |

    Ciao Maurizio,
    sei in grado di anticiparci il disegno del segnale di obbligo appena presentato?
    Dacci un’anteprima!
    [risponde Maurizio Caprino] Io l’ho visto di persona, ma non sono riuscito ad avere il pdf. Appena lo ricevo lo pubblico.

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