Nei mesi scorsi, sulla tangenziale di Bari, mi sono imbattuto in lavori notturni di riasfaltatura (durati più giorni) e in squadre di operai che toglievano erbacce ai lati della carreggiata. In nessuna di queste occasioni ho visto una segnaletica di cantiere. In particolare, una delle volte in cui stavano togliendo le erbacce, ho trovato gli operai sulla corsia di accelerazione in cui sfocia uno svincolo completamente cieco, quindi me li sono improvvisamente visti non dico sul cofano ma insomma…
Interpellata l'Anas, mi è stato risposto che su cantieri di questa natura (cioè brevi e in movimento) è stata utilizzata segnaletica mobile, cioè montata su carrelloni. Ciò può causare momentanei "black-out" quando il carrellone viene spostato per seguire gli operai. Insomma, secondo l'Anas ho avuto la sfortuna di capitare sempre nel momento sbagliato.
Sono certo che alcune volte è stato così. Ma sono altrettanto certo che, almeno nell'occasione degli operai dietro lo svincolo, almeno il loro istinto di sopravvivenza avrebbe dovuto suggerire loro di tenere una persona all'inizio della rampa per far cenno di rallentare a chi vi si stava immettendo. In mancanza dell'istinto e – evidentemente – della preparazione per fare cose simili, dovrebbero essere i controlli sui cantieri a far acquisire a operai e imprese la consapevolezza di cosa fare. Insomma, torniamo sul tema dei controlli sui cantieri, di cui abbiamo già parlato la settimana scorsa riguardo alla Lombardia.
Controlli o non controlli, sfortuna o non sfortuna, sappiate che queste sono cose che capitano. Motivo in più per tenersi prudenti, soprattutto quando c'è poca visuale.