Prepariamoci a vedere un nuovo genere di notizia, nelle cronache dei prossimi mesi: operazioni di polizia contro prestanome che hanno intestate a sé centinaia di veicoli ciascuno. Quello di cui si è letto negli ultimi anni sembra sia solo la punta di un iceberg, che solo adesso ha serie probabilità di emergere. Non solo perché la riforma del Codice della strada prevede finalmente sanzioni specifiche contro le intestazioni fittizie (anche se siamo ancora in attesa delle norme attuative), ma perché la sensazione è che le forze dell'ordine stiano inciampando sempre di più in situazioni del genere. Segno che negli ultimi anni i criminali tendono a non prendersi più il rischio di usare auto rubate: perché rischiare di mandare a pallino qualche lucrosa attività perché s'incontra una pattuglia che si accorge che il mezzo non è in regola, quando invece si può tranquillamente circolare con un'auto "pulita", intestata a un oscuro prestanome dal quale non si potrà mai risalire alla banda?
La domanda dev'essere sorta spontanea vedendo che il clamoroso buco normativo lasciato dalle farraginose leggi sulla materia non veniva rattoppato nemmeno da qualche iniziativa del Pra (che in fondo ci metterebbe poco a fare qualche interrogazione in banca dati e scoprire che troppa gente risulta intestataria di troppi veicoli). Un altro tipico esempio di controlli all'italiana, fatti di carte da accatastare semplicemente in un archivio, tanto per giustificare l'esistenza di un controllore.
I segnali che la questione stia per esplodere sono più di uno. Oltre allo sbigottimento che ho registrato in qualche investigatore che si è trovato per le mani un'auto intestata a prestanome e ha scoperto che alla stessa persona ne "appartengono" molte altre, c'è l'allarme lanciato giusto ieri dal pm romano Carlo Lasperanza dalle pagine de "Il Messaggero". Lasperanza non si è limitato a dire che il fenomeno esiste, ma ha aggiunto che non esistono le sanzioni. Lui si riferiva alle sanzioni penali, visto che la riforma del Codice della strada (articolo 94-bis) ne prevede solo di amministrative: 500 euro e cancellazione del veicolo dal Pra. Per la verità, l'articolo 94-bis prevede espressamente che queste sanzioni vadano applicate solo quando non si ravvisano reati, ma è arduo trovare una norma penale da applicare, visto che non c'è un reato specifico. Occorrerebbe fare salti mortali per dimostrare altri illeciti penali, come per esempio l'associazione per delinquere.