Il video del Tg1 sul tir che salta la carreggiata: ecco le manovre da fare per evitarlo

Ai tanti che lo accusano di aver fatto sparire le notizie dal Tg1 (come se fosse stato l'unico della storia), Augusto Minzolini dichiara di preferire le cose che più interessano alla gente, tra cui l'informazione di servizio. Fosse vero, non avrebbe nemmeno tutti i torti (anche se un tg deve stare più sulla cronaca, per gli altri contenuti ci sono tradizionalmente le rubriche). Ma di certo ieri il Tg1 ha perso un'occasione per fare informazione di servizio: ha trasmesso in più edizioni e messo online sul suo sito web il video di un camion canadese che salta la carreggiata in autostrada e viene evitato per un soffio dai veicoli che venivano in senso opposto, uno dei quali aveva una telecamera. La notizia è stata trattata come puro spettacolo, rinunciando ad approfondire il significato tecnico di quelle straordinarie immagini. Peccato, perché ci sarebbe stato molto da dire. Soprattutto, ci sarebbe stato da notare che in Italia quasi certamente sarebbe finita in tragedia. Provo io a spiegarvi perché.

I fotogrammi-chiave per capire tutto sono i primi, quelli in cui tutto scorre regolare: testimoniano che, rispetto a ciò che si vede sulle nostre autostrade, si viaggiava a velocità bassa (si vede la vettura con la telecamera sorpassare un camion a fatica) e tenendo una distanza di sicurezza enorme. Da noi non è raro che il traffico costringa a viaggiare sugli 80-90 anche sulla corsia di sorpasso, ma in quei casi si sta incollati al paraurti di chi precede e, se si prova a starne lontani, tutti quelli che seguono sono pronti a infilarsi. Il filmato canadese mette a nudo tutta la stupidità e l'ignoranza degli italiani.

Infatti, la distanza di sicurezza è stata fondamentale per vedere il camion impazzito sufficientemente presto per tentare – con successo – una manovra di evitamento. Ma anche la bassa velocità è stata determinante se – come si vede nel filmato – i conducenti che rischiano di essere travolti non hanno allenamento e nozioni tecniche per cavarsela in circostanze del genere: per istinto, tutti si attaccano ai freni e, chi più chi meno, allo sterzo. A 80 all'ora questo ci può stare: l'energia cinetica di un'auto è lontana dal mettere in crisi l'aderenza, che quindi può essere impegnata contemporaneamente sia dalla frenata sia dalla sterzata. Basta avere l'Abs e il gioco è fatto. Di solito, ce la si può cavare anche commettendo un errore tipico del panico di queste circostanze: sterzare troppo. E infatti si vede che l'auto su cui è montata la telecamera punta verso il bordo destro della carreggiata, ma ha ancora abbastanza aderenza per farsi correggere la traiettoria in modo da non uscire di strada.

Basta salire a 120 all'ora (velocità ancora inferiore a quella normale sulle autostrade italiane) e cambia tutto: la frenata che si fa immediatamente si mangia tutto o quasi il capitale di aderenza disponibile e così un attimo dopo, quando si va a sterzare, si scopre che l'auto sbanda o, a volte, va dritta (dipende dalla presenza o no dell'Abs, dalle condizioni dell'asfalto e da quelle delle gomme, soprattutto se c'è differenza di usura tra le anteriori e le posteriori, mentre il tipo di trazione qui non c'entra nulla). Per questo motivo, negli esercizi di guida sicura in pista, una manovra di evitamento ostacolo ad alta velocità (e 120 per la fisica sono una velocità alta, un altro pianeta rispetto agli 80, anche se le vostre orecchie vi suggeriscono il contrario) viene insegnata praticamente come una schivata a 80 senza Abs: frenatona (spingendo sul pedale con tutta la forza possibile, si arriva anche ad alzarsi dal sedile) immediata che arriva fino a pochi metri dall'ostacolo, sollevamento del piede sul freno (occorre vincere l'istinto che dice di tenere giù) e sterzata.

Tutto questo, però, non vale per il veicolo che precede quello con la telecamera: dal filmato si vede che è vicinissimo al punto in cui il camion impazzito inizia ad invadere la sua carreggiata e in quei casi non c'è tempo per frenare. Dunque, il colpo di freno che si vede nelle immagini (si accendono gli stop) è inutile. Ed è pure dannoso: in manovre del genere occorre essere rapidissimi di sterzo e ciò richiede che il veicolo sia tenuto in assetto stabile, quindi senza determinare trasferimenti di carico tra posteriore e anteriore, cosa che si ottiene tenendo il gas costante e non toccando i freni (è contro natura, mi rendo conto, ma ci si dovrebbe allenare, supplendo alle carenze dei corsi per ottenere la patente). E allora perché quel guidatore, pur frenando, se l'è cavata lo stesso? Perché andava a 80-90 all'ora, velocità alla quale un Esp riesce ancora a intervenire. A 120, salvo che per auto praticamente da corsa, siamo sopra i limiti della fisica e anche gli interventi selettivi e di precisione su acceleratore e freni che l'Esp fa non servono.

  • gennaro nasti |

    Caro Maurizio,
    questo video e le considerazioni tecniche che ne conseguono dovrebbero essere trasmesse con decisione al “partito dei 100 all’ora ” sulla Tengenziale di NApoli, nato dopo l’installazione del Tutor e che su Facebook conta addirittura 23.000 membri!
    Incredibile se pensiamo che mai, storicamente, la velocità sulla arteria è stata di 100 Km/h e se pensiamo agli straordinari effetti prodotto dalla installazione dei Tutor.
    saluti
    gn

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