La mattina ti alzi con lo scirocco e la sera ti corichi col ghiaccio per terra. Sono quattro giorni che giro l'Italia e mi sembra di vagare tra le stagioni. Tenetene conto (non dei miei giri, ma del tempo ballerino) mentre guidate per l'esodo natalizio. Perché questi sbalzi di temperatura spesso sono a cavallo della soglia dei famigerati sette gradi, sotto la quale rendono di più le gomme invernali e sopra la quale sono meglio le estive. Sembrano alchimie da pilota da gran premio, ma col miglioramento delle prestazioni delle gomme di serie il problema bisogna porselo eccome: ci siamo abituati a livelli di aderenza eccellenti che perdonano molti nostri errori di guida, ma quei livelli si abbassano quando entriamo nel campo delle temperature che non si addice alle nostre gomme (estive o invernali che siano). Con l'aggravante che l'asfalto in questi giorni è comunque infido: anche dove fa caldo, la forte umidità lo rende un po' scivoloso. Il carico di passeggeri e bagagli fa il resto nel rendere imprevedibile il comportamento dell'auto che guidiamo da anni (spesso siamo abituati al solito casa-ufficio da soli).
Se ricordate bene, questa è una situazione analoga a quella dell'anno scorso. E la conferma della sua pericolosità viene dal fatto che proprio l'anno scorso si è interrotto il trend in calo della mortalità negli esodi natalizi, come ci ricorda la Fondazione Ania qui sotto. Occhi aperti, dunque.
Cresciuto del 24% il numero di automobilisti sanzionati per velocità eccessiva rispetto al 2008SALVATI, FONDAZIONE ANIA: DURANTE L’ESODO DI NATALE RADDOPPIAMO L’ATTENZIONENEL 2009 Il NUMERO DEI MORTI E’ AUMENTATO DEL 20,6%«Facciamoci un regalo, nessuna famiglia in lacrime per incidenti sulle strade»Roma, 22 dicembre 2010 – «Gli esodi sono storicamente momenti dell’anno in cui si registra un incremento dell’incidentalità stradale. Il mancato rispetto delle regole, la distrazione ma anche la stanchezza e le cattive condizioni meteo sono tutte cause che possono rapidamente trasformare un momento di festa in un momento di lutto e disperazione. Nell’esodo dello scorso anno il numero dei morti è aumentato del 20,6% rispetto all’anno prima e gli automobilisti sanzionati per la velocità eccessiva sono cresciuti del 24%». Questi i numeri alla base dell’allarme lanciato da Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, la Onlus delle compagnie di assicurazione.Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale i periodi di esodo continuano ad essere tra quelli più a rischio sul fronte dell’incidentalità stradale. In particolare analizzando i dati della Polizia Stradale appare molto allarmante quanto successo durante lo scorso esodo natalizio quando, rispetto al Natale 2008/2009, si è registrato un aumento del numero complessivo dei sinistri (+4,9%), degli incidenti con esito mortale (35,7%), del numero complessivo dei morti (+20,6%) e delle persone ferite (5,6%).I dati degli ultimi 5 anni dimostrano come gli esodi di Natale siano sempre pericolosi e anche se il trend sembrava essere in miglioramento dal 2004 al 2008, il pessimo risultato dell’anno scorso non può che confermare la necessità per chi fa prevenzione di non abbassare mai la guardia e, per gli automobilisti, di aumentare la prudenza.La velocità continua ad essere uno dei principali imputati insieme alla guida sotto l’effetto di alcool e alla distrazione. E l’andamento delle violazione al codice della strada contestate dalla Polizia Stradale agli automobilisti ne sono una triste conferma. Durante l’esodo 2009 l’eccesso di velocità e la velocità pericolosa (29.586 contravvenzioni, +24% rispetto al 2008) risultano essere le infrazioni maggiormente sanzionate sulle strade del nostro Paese, a cui si aggiungono la guida sotto l’effetto di alcol (779 contravvenzioni, -14%) e il mancato uso di auricolare o vivavoce (787 contravvenzioni, -9,4%).La Fondazione ANIA vuole quindi ribadire l’importanza di una guida prudente quale primo strumento nella lotta all’incidentalità stradale, una vera e propria tragedia nazionale per i costi sociali ed economici che ne conseguono. La Fondazione ANIA ribadisce l’invito a seguire un “decalogo” di regole per il periodo degli esodi e non solo: non assumere farmaci o alcolici prima di mettersi alla guida, non fumare in auto, non esagerare col caffè, dosare bene cibo e riposo, rispettare i limiti di velocità e, soprattutto, non distrarsi.«Alta velocità, abuso di alcol, mancato rispetto delle regole, stanchezza e distrazione al volante – ha dichiarato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale – sono le cause che determinano l’80% degli incidenti. Prima di mettersi alla guida vale la pena pensare a noi stessi, alle persone che sono in macchina con noi e anche a quelle che incontriamo durante il nostro tragitto. Vale la pena mettere a rischio la vita di tutte queste persone per superficialità o imprudenza? Per questo il mio appello non è rivolto solo ai conducenti ma a tutte le persone che viaggiano in macchina: chi guida male può uccidere anche te, fallo smettere».