Gli italiani non conoscono il Codice. Ma sarebbe meglio insegnare loro a guidare

Che senso ha cambiare il Codice della strada tante volte se poi la gente a stento sa che è stato cambiato, ma non conosce le novità? La domanda sorge spontanea dopo aver letto l'ultima ricerca Ipsos per la Fondazione Ania (Scarica Codice sconosciuto Ricerca IPSOS Motor Show 3dic10), che dice proprio questo. Ma forse l'ignoranza può, almeno in qualche caso, aumentare la deterrenza: se si è orecchiato in tv che c'è stato un giro di vite, forse si è portati a temerlo e a darsi una regolata.

Certo, se però l'informazione batte sempre sui soliti concetti estremizzandoli, la gente non so sentirà coinvolta. Per esempio, se i media urlano "lotta agli ubriachi al volante", la gente pensa di non essere toccata perchè più di due bicchierini non beve. Poi viene trovata con 0,81 grammi/litro di alcol nel sangue e scopre che quei due bicchierini possono essere un reato penale, da chiamare un avvocato e sottoporsi a visita medica per accertare che non si fa abuso cronico di alcol.

In ogni caso, per un giornalista come me che spende le giornate per informare su certi temi, quella che emerge dalla ricerca Ipsos è una realtà avvilente: capisci che il tuo lavoro serve a poco. Ma questa è una cosa di cui mi ero reso conto già da anni. E me ne sono fatto una ragione: le regole stradali sono doventate tanto complicate che è impossibile pretendere che il signor Rossi le conosca: meglio pretendere che sappia guidare. Il che vuol dire anche conoscere tutti quei comportamenti errati che fanno rischiare un incidente. Altro che sanzioni:

  • autista |

    Ciao Maurizio, ho letto l’altro post e devo dire che sei stato molto sintetico. Perchè, per favore, non ti leggi tutto il Piano Neve e vedi cosa non ha fatto ASPI? Hai visto solo la cartina ma ti prego di leggere tutti i documenti che sono davvero utili per comprendere come la Concessionaria pomposa e saccente per antonomasia italiana non abbia fatto il suo dovere. Al contrario leggiti il Piano Neve dell’ANAS per l’A3 e vedrai la differenza. L’altra settimana sull’A3 c’è stata una bella nevicata tra Lagonegro e Falerna e l’ANAS ha subito attuato i filtri con tanto disegnali “tipo dogane – ALT-POLIZIA CONTROLLO CATENE E PNEUMATIVI” che ha funzionato perfettamente. Mi é giunta notizia che ai filtri é stato fatto un ottimo lavoro con ANAS POLSTRADA CFS CARABINIERI ECC. e si é intraversato un sono TIR in prossimità del viadotto Italia (un’opera maestosa) che non ha comportato molti disagi al contrario del 2005. Anche una idonea segnaletica che ordina l’ALT serve a qkosa. Comunque se quelli di Viabilità Italia non hanno a disposizione molte risorse per affrontare problemi come Firenze, temo che sarà inutile contiuare a scrive Piani Neve di quella portata e sparare cifre sui siti istituzionali circa il numero di mezzi e i q.li di sale disponibili nei centri funzionali della manutenzione autostradale se poi non si riesce nemmeno a portare soccorso alle persone bisognose. Caro Maurizio sono molto contento che stai prendendo a cuore questi problemi. Ritengo che io e te a Viabilità Italia possiamo fare carriera, se solo ce lo permettesseo (ma dovremmo essere alti funzionari dello Stato, cosa che non siamo). Speriamo nel buon senso di Matteoli affinché faccia una indagine conoscitiva dello stato della manutenzione dei mezzi e delle procedure di attuazione die Piani Neve ma soprattutto che riveda la rete delle Sale Operative e dei posti di Comando ove vengono gestiti il personale e i mezzi. Credo che ci sia molta scarsa professionalità. Matteoli investa sui nuovi mezzi sgombraneve, metta a disposizione adeguate risorse in mano a gente esperta (come noi, anche se non siamo del settore ma ci occupiamo del trasporto merci ma sappiamo dare contributi seri alla disamina tecnica grazie al supporto delle associazioni di categorie fatti du tecnici e di staff altamente specializzati). Se lavoriamo seriamente tutti insieme a Viabilità Italia forse qkosa cambierà davvero anche la dove, per definizione, ci sono problemi atavici di traffico. Non ci dobbiamo scoraggiare dicendo che con quel traffico di quella portata poco si poteva fare… non é vero! Forse c’era la gente sbagliata a coordinare i soccorsi! Buona domenica. Ciao e grazie.
    [Risponde Maurizio Caprino] Mi sono fermato alla cartina perché il cuore del problema sta lì sopra: i camion si sono intraversati (bloccando tutti, anche i mezzi di soccorso e servizio) lì dove era previsto potessero sostare in sicurezza. Devono spiegarci che cosa è successo lì e per colpa di chi.
    La A3 va meglio perché sfrutta la mobilitazione territoriale coordinata di tutte le forze disponibili (vigili urbani compresi) messa a punto per fronteggiare l’emergenza-traffico in estate.
    Non dimentichiamo che negli ultimi anni le nevicate non sono mancate, ma nelle zone del Piano neve i disagi sono stati limitati: l’anno scorso ricordo che dovetti scrivere solo della A24. Sulle altre autostrade è stata solo una questione di fortuna, perché magari ha nevicato più forte in zone meno congestionate o di notte?

  • Cento40 |

    Ciao Maurizio, dopo un lasso di tempo torno a leggerti sempre con lo stesso interesse restato immutato nel tempo. Mi trovi daccordo sul tuo articolo.. anche se Motociclisticamente parlando resto sempre più convinto che la VERA differenza in favore della prevenzione e sicurezza possono farla gli stessi Motociclisti quando decideranno di non imitare il nostro governo creando lobby e lavorando in una unica direzione.. non siamo degnamente rappresentati nel nostro governo e spesso noi Mtociclisti ci ritroviamo a subire decioni prese sulla notra pelle da politici che si muovono esclusivamente in macchine blù con tanto di autista.. sarebbe ora avere un nostro rappresentante al Governo.

  • autista |

    Semplice la risposta carissimo amico: l’autostrada NON VA CHIUSA MAI, a patto che vengano eseguiti RIGOROSI e CONTINUI controlli su catene e pneumatici da neve. Se ciò non avviene, ovvero i controlli, o se non si é certi di chi si é fatto passare ai filtri ed agli svincoli e caselli autostradali, allora meglio CHIUDERE. Che ci costa vedere e mettere in turno ai caselli e svincoli autostradali personale aggiuntivo, come poliziotti, ausiliari e personale che svolge compiti di Polizia Stradale ai sensi dell’art. 12 del CdS. Vi ricordo che possono partecipare anche i funzionari del Ministero dei Trasporti che di quella famosa tessera per l’espletamento dei servizi di Polizia Stradale se ne servono solo per non pagare il pedaggio sulla rete italiana. Facciamo scendere tutti in campo e poi vediamo se i camionisti ns. colleghi si inventano più scuse o si lasciano passare mezzi privi di dispositivi speciali. Ma a parte tutto ciò occorre mettere in campo sgombraneve e spargisale nuovi e potenti e formare il personale all’attuazione VERA e non solo SU CARTA dei Piani di emergenza neve che, se ben realizzati, evitano le code, gli intraversamenti e l’intervento dei mezzi speciali in ogni chilometrica autostradale. Oggi vedevo per esempio molti TIR che in barba alle norme del codice della strada più elementare, ovvero il divieto di transito su corsia di sorpasso in caso di neve, di fatto effettuavano sorpassi intraversandosi dopo poche centinaia di metri. Insomma voglio dire caro amico che vorremmo vedere più persone su strada e non solo nei caldi uffici… Poi c’è un altro aspetto importante: la tecnologia moderna dello sgombro catene. Lo sapevi che esistono dei sali di calcio se non sbaglio che sviluppano CALORE tanto da sciogliere al solo suo primo spargimento ogni coltre bianca??? Perché non obblighiamo gli Enti proprietari a investire su queste nuove tecnologie nordiche? Poi volevo approfondire un altro aspetto importante: perché stanotte non si é vista l’ombra dei volontari della Protezione Civile lungo il tratto di Valdarno? Se Gabrielli afferma che l’allerta meteo c’è stata (e su questo punto non vi é dubbio!) perché anch’essa non si é prodigata allertando le strutture periferiche regionali della Toscana e della Emilia per portare soccorsi alle famiglie intrappolate stanotte? Mi risulta che ciò non é avvenuto e che molti camionisti che trasportavano alimentari e vettovagliamenti si sono sotituiti a loro dando molto conforto a donne, bambini e anziani. Poi ancora faccio un ultima riflessione: i soccorsi potevano giungere anche dalla carreggiata opposta che mi risulta fosse un pò più libera dell’altra. Questa opzione perché non é stata intrapresa con azioni di pilotaggio controllato e contromano??? In casi diemergenza si può andare contromano agevolmente perché di traffico non se ne vede nemmeno l’ombra. Ricordo infatti che durante il blocco della Salerno/Reggio Calabria mi trovavo a Lagonegro in carreggiata Nord ed ho visto squadre dell’esercito e della protezione civile che portavano viveri, coperte e bevande calde proprio attraversando contromano l’altra carreggiata che si rivelò utile e più agevole di quella più colpita. Insomma ci sono mille modi per intervenire senza gli elicotteri… Quindi, riepiloghiamo: PIANI DI EMERGENZA ATTUABILI VERAMENTE E NON PROGETTI FARAONICI, PERSONALE ADEGUATAMENTE FORMATO, OPERATORI DEL SERVIZIO DI POLIZIA STRADALE (TUTTI!) SU STRADA A FILTRARE, MEZZI PIU’ IDONEI E SOSTITUZIONE DEL PARCO SGOMBRANEVE CON ECCESSIVO CHILOMETRAGGIO, USO OBBLIGATO DI NUOVE TECNOLOGIE (SALI), E un po più di informazione da parte del CCISS… e Isoradio. Sono pervenute molte lamentele da parte di utenti che non hanno avuto adeguate informazioni. Ciao.
    [risponde Maurizio Caprino] Ti rimando all’analisi che faccio nel post che ho appena finito di scrivere: “La nevicata di Firenze/2…”. In sostanza, tutto si può migliorare, ma non è mai semplice gestire un traffico già normalmente al collasso.
    Qui aggiungo che certo occorre investire di più sull’informazione: Isoradio è rimasta senza soldi. Dovevano arrivare con la riforma del Codice, ma un emendamento ha fatto saltare tutto.

  • autista |

    Se vai in questo momento sulle webcam di autostrade per l’Italia (icona cam “valdarno”) vedrai che significa tenere l’autostrada chiusa. E’ un esempio concreto e documentalmente parlano “storico”. Quanto alla lontananza tra punto di filtraggio e zona innevata devo chiarirti che quasi tutti gli Enti proprietari mettono a dimora migliaia di sacchetti di salgemma da 25Kg sulle barriere dei viadotti e nei tratti in salita ove i noi camionisti se il caso scendiamo dalle cabine e rompiamo i sacchetti sotto le ruote motrici facilitandoci il riavvio anche senza catene, cosa che purtroppo devo condannare. Non é mai giustificabile la chiusura senza motivi un’autostrada e credo che, come ogni cosa, occorre vigilare. Che sia ANAS che sia il Ministero dei Trasporti, che sia la Protezine Civile, vedete che sta succedendo adesso a Valdarno. Dalle Web Cam si vede un autostrada CHIUSA, la corsia di marcia innevata (circostanza su cui si dovrebbe indagare seriamente, perché non si capisce il perché i mezzi sgombraneve e spargisale non hanno ripulito l’intera carreggiata secondo le buone pratiche di ASPI e ANAS e dei relativi Piani di Emergenza scritti da tecnici qualificati che, vede vedi, sembrano che non siano mai applicabili. Io penso, al contrario, che occorre rivedere le procedure: se ti leggi il Piano Neve di quest’anno sul sito del Comitato per la Viabilità potrai scorgere e intuire che la procedura di accumulo dei mezzi pesanti in corsia di emergenza, lì a Valdarno non é stata per nulla realizzata. Questo é un episodio sconcertante che lascia molte perplessità sia su chi deve attuarli (ingegneri e geometri di ASPI ed ANAS) che degli ausiliari della viabilità o dei cantonieri ANAS. Forse manca la loro formazione specifica e forse é il caso di dire: ma gli agenti della Polstrada, gli ausiliari della viabilità di ASPI e i cantonieri ANAS sono stati formati e informati delle procedure autorizzate in sede di Comitato. Le Prefetture vigilano sul loro corretto adempimento. A me sembra che qualcosa non torni seriamente. Okkio alla WebCam… Attendo tua autorevole risposta. p.s.: ANAS ha irrorato molte sanzione per la responsabilità amministrativa delle Concessionarie: revoca in Sicilia, multa per il passante di Mestre,ecc.. Come vedi se vogliono possono intervenire. Ma come? Ad esempio mi piacerebbe leggere o vedere qke autovettura ANAS a Valdarno in questo momento oppure qke vettura del Ministero dei Trasporti sull’A/3… insomma immagina anche tu quello che potrebbe accadere se gli accertamenti fossero eseguiti a perfetta regola d’arte. Se qkosa si muovesse diversi ingegneri e geometri responsabili di Tronco salterebbero letteralmente dalle loro poltrone e andrebbero a lavorare in altre aziende o nei loro studi professionali privati. Ciao.
    [risponde Maurizio Caprino] Ma allora, secondo te dobbiamo lasciar passare tutti o chiudere e fare filtro? Non l’ho ancora capito.
    Confermo che a Sasso Marconi c’erano problemi di ripartenza.
    Quanto alle ispezioni, ci sono. Non so se anche in queste ore, ma ci sono. Poi sarebbe da discutere il fatto che l’Anas sanzioni una concessionaria autostradale perché manca un segnale su un cantiere in pieno giorno e poi di notte riasfalta una corsia della tangenziale di Bari senza quasi segnaletica di cantiere, Ma questo è un altro discorso.

  • divo1971 |

    giustissimo! bisogna che la gente impari a guidare: non solo a rispettare segnali e precedenze, ma ad attuare comportamenti che non siano pericolosi per se e per gli altri.
    faccio un esempio: ho notato che si sta diffondendo la moda di fermarsi sul bordo della strada quando si riceve una telefonata. Iniziativa lodevole, peccato che varie volte mi sia trovato “telefonisti” fermi appena dopo una curva!
    purtroppo molta gente guida senza preoccuparsi del prossimo: svolta senza mettere la freccia, e si ferma agli stop con mezzo cofano fuori guardando prima a destra e poi a sinistra, anche se la logica (ed il buonsenso) imporrebbero il contrario…

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