Solo quattro bimbi su 10 stanno sul seggiolino. Però poi tre genitori su quattro si allacciano. Sindrome da Erode o ignoranza?

Ad agosto uno sfortunato immigrato polacco, "ubriaco" per il caldo e per 600 chilometri percorsi in un giorno con la sua vecchia Opel, non ha visto uno stop e mi ha urtato. Una bazzecola, perché andavamo si e no a 20 all'ora. Ma abbastanza per causare la sostituzione del seggiolino di mia figlia: nell'urto si è deformato un dentino metallico che fissa il meccanismo di regolazione dello schienale. Con questo non voglio dirvi che i seggiolini sono poco resistenti, ma che le forze in gioco anche in incidenti lievi rendono fondamentale mettere i bimbi sui seggiolini anche nei piccoli spostamenti come quello che stavo facendo io (un chilometro scarso nelle viuzze affollate di una località balneare). Lo voglio dire perché poco fa l'Aci ha lanciato l'ennesimo allarme sulla sicurezza dei bambini: secondo le rilevazioni fatte in alcune città nell'ambito dell'iniziativa "TrasportACI sicuri", solo quattro su dieci sono regolarmente allacciati (Scarica ACI – Solo 4 bimbi su 10 viaggiano sul seggiolino).

Il dato coincide in maniera preoccupante con quello rilevato dallo staff di Bimbisicuramente e reso noto due mesi fa (http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/2010/10/se-metto-il-bimbo-sul-seggiolino-gli-altri-strombazzano.html).

Purtroppo, coincide anche il fatto che i risultati peggiori sono stati registrati al Sud: due mesi fa toccò a Napoli, ora a Catania.

Ma, soprattutto, coincide la spiegazione che l'Aci dà di questi risultati: anche in questo caso, viene data la colpa soprattutto alla fretta e alla non-volontà di contrastare le lamentele dei bambini che vogliono essere lasciati liberi di vagare nell'abitacolo. Una scelta criminale, se pensiamo poi che i genitori-conducenti hanno imparato a proteggere se stessi (tre su quattro allacciano la loro cintura, persino a Catania). Ma mi viene un sospetto: questa gente potrebbe allacciare la cintura per sé non perché convinta della sua utilità ma per paura di multe. oppure potrebbe ritenere che chi viaggia dietro stia più sicuro. Sia come sia, sono entrambe convinzioni erronee, frutto di decenni di ignoranza.

  • Lele |

    Mi è capitato di vedere nei giorni scorsi un spot tv dell’Alfa Romeo. Ambientazione notturna. All’inizio si vede alla guida di un’elegante e aggressiva auto sportiva (non ricordo il modello) un’avvenente giovane bionda con un piglio da virago diretta in discoteca. Poi l’inquadratura passa ai sedili posteriori, sui quali compaiono inaspettati – rivelando le sorprendenti qualità materne della signora – due bambini in età scolare. Rigorosamente senza seggiolino.
    Per altro, non ho notato nemmeno se la signora avesse la cintura allacciata.

  • GoldWing98 |

    Basta imporsi con i propri figli.
    Tempo fa mia figlia (la bambina era ancora piccola) rifiutò di allacciarsi, sul sedile posteriore.
    Semplicemente io non partii. La bambina pianse, strillò, si impuntò. Cocciuta (come il padre) rifiutò di allacciarsi.
    Senza insistere più di tanto, scesi dall’auto e mia figlia perse la festa (la stavo portando ad un compleanno di un’amica).
    Da allora non ha più fatto storie e si allaccia prima ancora che io glielo chieda.
    Ha imparato.
    [risponde Maurizio Caprino] Infatti! Anche mia figlia è cocciuta e per un certo periodo ho dovuto mettere in conto almeno un quarto d’ora prima di riuscire ad allacciarla e partire. Anche quando si trattava semplicemente di tornare dall’asilo a casa per pranzo (tre chilometri tutti in città). Ma adesso mia figlia ha quattro anni e non sospetta nemmeno che sia possibile muoversi in auto senza essersi allacciati.

  • Marzia |

    Basterebbe installare il “bip” anche sui sedili posteriori….
    [risponde Maurizio Caprino] Purtroppo molti lo aggirano, lasciando inserita permanentemente la cintura (che quindi resta dietro la schiena del passeggero) o una fibbia recuperata facilmente dal demolitore (la chiamano “supposta”). E poi i seggiolini per i più piccoli (fino ai tre-quattro anni) hanno cinturine proprie.

  • Mariano |

    Purtroppo c’è anche scarsità nei controlli. Se la presenza delle forze dell’ordine è assidua, l’automobilista che viene fermato più volte, si impone di conseguenza di non infrangere determinate regole. Questo è il paese di ”chiudi tutti e due gli occhi”. Nelle altre nazioni europee, tutti rispettano le regole e c’è meno mortalità che da noi. E’ nella nostra cultura, ormai radicata, la maleducazione e il menefreghismo chev purtroppo viene trasmesso anche ai frigli.

  • Alessandro Cappelli |

    Forse che i genitori nella generalità dei casi non riescono ad avere sufficiente autorevolezza sui figli da imporgli almeno alcune regole fondamentali quotidiane ?
    Si mangia tutti insieme. Non si fa tardi a scuola. Si allaccia la cintura (o il seggiolino) in auto. Si ringrazia quando qualcuno ci offre qualcosa. E via dicendo ? Magari il modello “vincente” che gli stessi genitori e la realtà circostante suggeriscono è che le regole sono per i fessi ?

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