Guardie e ladri/1 – A Cagliari il giudice di pace annulla le multe per il colore del cartello

Il lungomare del Poetto non è solo una delle spiagge urbane più belle d'Italia. Da qualche tempo, è diventato teatro di uno "scontro" ridicolo tra vigili urbani e qualche giudice di pace. I primi fanno controlli di velocità rigorosamente presegnalati come da legge, i secondi annullano le multe perchè il segnale non sarebbe del colore prescritto.

In effetti, il decreto del ministero delle Infrastrutture del 15 agosto 2007 attuò l'obbligo di presegnalazione prevedendo che il cartello avesse lo stesso colore di fondo previsto per la segnaletica relativa al tipo di strada che si sta percorrendo: verde in autostrada, blu sulle extraurbane e bianco in città. Le sentenze di annullamento rilevano che i controlli vengono effettuati su una strada provinciale e quindi ci vorrebbe il fondo blu invece del bianco che viene utilizzato. Peccato però che il tratto del Poetto, pur facendo parte di una provinciale, sia classificato come urbano e che più volte il ministero abbia stabilito che ai fini dei controlli conta proprio il fatto di essere in centro abitato. O qualcuno lo spiega bene al giudice oppure il Comune dovrà imbarcarsi in una serie di onerose impugnazioni delle sentenze.

  • giancar |

    è una vecchia storia.
    Fatti salvi un esiguo numero di casi di magistrati onorari straordinari e di grandi capacità e rigore per il resto non ci resta che piangere.
    I gdp italiani non leggono le sentenze di Cassazione: Anche quando queste sono univoche su un determinato argomento tanto da creare una giurisprudenza consolidata loro continuano imperterriti nelle loro convinzioni.
    Tutti intenti a guardarsi l’ombellico considerando come valida ed ineccepibile la loro giurisprudenza, quella che in realtà non ha nessun valore vincolante per gli altri magistrati.
    E con questo metodo, dando spesso ragione al ricorrente anche quando questi ha torto marcio, siamo arrivati a volumi di contenzioso imponenti, a spese colossali per lo stato, a stipendi per gli stessi giudici rilevanti (visto che lavorano a cottimo).
    Certo, c’è sempre la possibilità per gli organi accertatori, di ricorrere in appello in Tribunale, vincendo con facilità. Ma dove le trovano, i comuni, le risorse per pagarsi un avvocato di fronte a centinaia di ricorsi persi ogni anno e il personale per gestire il contenzioso ?

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