Il lungomare del Poetto non è solo una delle spiagge urbane più belle d'Italia. Da qualche tempo, è diventato teatro di uno "scontro" ridicolo tra vigili urbani e qualche giudice di pace. I primi fanno controlli di velocità rigorosamente presegnalati come da legge, i secondi annullano le multe perchè il segnale non sarebbe del colore prescritto.
In effetti, il decreto del ministero delle Infrastrutture del 15 agosto 2007 attuò l'obbligo di presegnalazione prevedendo che il cartello avesse lo stesso colore di fondo previsto per la segnaletica relativa al tipo di strada che si sta percorrendo: verde in autostrada, blu sulle extraurbane e bianco in città. Le sentenze di annullamento rilevano che i controlli vengono effettuati su una strada provinciale e quindi ci vorrebbe il fondo blu invece del bianco che viene utilizzato. Peccato però che il tratto del Poetto, pur facendo parte di una provinciale, sia classificato come urbano e che più volte il ministero abbia stabilito che ai fini dei controlli conta proprio il fatto di essere in centro abitato. O qualcuno lo spiega bene al giudice oppure il Comune dovrà imbarcarsi in una serie di onerose impugnazioni delle sentenze.