“Con la riforma un deterrente per i camionisti”. Se lo dice il sottosegretario…

C'è solo da augurarsi che sia stato un equivoco. Perché la frase pronunciata ieri dal sottosegretario alle Infrastrutture, Bartolomeo Giachino, a margine della conferenza stampa sul bilancio degli esodi estivi lascia interdetti. A quanto si legge a pagina 21 del Sole-24 Ore di oggi, secondo Giachino il nuovo obbligo di pagare subito le multe imposto dalla riforma del Codice della strada ai camionisti per certe infrazioni (sovraccarico, sforamento dei tempi di guida eccetera) sarebbe un deterrente per gli stranieri (spesso accusati di fare concorrenza sleale agli italiani, ndr). Il sottosegretario, dunque, avrebbe parlato come se l'articolo 207 del Codice non imponesse già dal '93 il pagamento immediato agli stranieri (intesi come persone che circolano con targa estera oppure con patente extracomunitaria), qualunque veicolo guidino. Una cautela possibile solo quando il trasgressore viene fermato subito e giustificata dal fatto che, se poi lo straniero rientra in patria, diventa perlomeno difficile riuscire a fargli pagare la multa: manca una direttiva europea sull'applicazione transfrontaliera delle sanzioni, su cui si discute da anni.

Dunque, per i camionisti alla guida di veicoli immatricolati all'estero o con patente extracomunitaria non è cambiato nulla: in ogni caso, se fermati subito, dovevano e devono pagare subito.

Auspicabilmente, Giachino avrebbe dovuto riferirsi al fatto che il versamento immediato per camionisti tappa il buco creato dall'ingresso dei Paesi dell'Est nella Ue: un patentato di quei Paesi alla guida di un veicolo con targa italiana prima non era soggetto al pagamento immediato (anche se comunque ci sono degli obbligati in solido italiani).

Un analogo buco è stato creato dalla riforma, in un punto del medesimo articolo 207: è stato cancellato l'obbligo di pagare subito quando chi ha patente extracomunitaria guida un mezzo immatricolato in Italia. Il pagamento immediato imposto ai camionisti dalla riforma tappa subito questo buco. Ma questa è un'altra storia rispetto al tenore delle parole che avrebbe detto Giachino.

  • Bartolomeo Giachino |

    Egregio Dottore,
    Lei è troppo bravo e competente per impiccarmi alla sintesi giornalistica della Sua collega del Sole 24 Ore che ha puntato il suo pezzo sulle tariffe.
    Nel mio intervento ho illustrato la filosofia di fondo che sta dietro al grosso lavoro del Parlamento che ha portato alla Legge 120, e che io ho seguito passo per passo a nome del Governo.
    La tesi di fondo è “la sicurezza stradale prima di tutto”, a partire dalla norma ” Chi guida non beve” che vale non solo per i neopatentati ma anche per gli autisti professionisti(i camionisti di cui mi occupo per delega e gli autisti degli autobus) alle nuove norme sul pagamento immediato delle sanzioni che ho voluto personalmente io come quella pesante per gli autisti stranieri che non rispettano le norme sul cabotaggio.
    Queste due ultime norme ci aiutano molto contro l’abusivismo nel settore del trasporto merci e ci aiutano rispetto alla concorrenza sleale dei camionisti dell’est europeo che l’apertura dell’Europa a 27,senza fasi transitorie, ha fatto crescere in modo esponenziale con problemi anche per la sicurezza stradale.
    Se Lei vede i dati sulle sanzioni relative al superamento del tasso alcolemico vedrà la altissima percentuale dei giovani.
    Occorrerà lavorare molto con le famiglie e con le scuole su questo aspetto.
    Ribadisco poi che la sanzione che deve essere pagata immediatamente dall’autotrasportatore a dire delle stesse Associazioni dell’autotrasporto avrà un forte impatto sull’abusivismo e quindi sulla sicurezza stradale.
    La ringrazio molto della attenzione,
    bartolomeo giachino
    [risponde Maurizio Caprino] Risulta anche a me che l’obbligo di pagamento immediato sia stato caldeggiato dalle associazioni di categoria e mi conforta che la portata della sua frase che ho letto riportata sia ridimensionata come indicavo nel post. A proposito dei giovani, però, faccio notare che da un lato le infrazioni sono quelle che si vanno a “cercare” (se i pattuglioni con l’etilometro si facessero il lunedì mattina anziché il sabato sera, i risultati cambierebbero), dall’altro sarà necessario rimediare velocemente alla svista che nella riforma ha portato ad abolire la visita medica per dimostrare che chi ha assunto droghe guidava sotto il loro effetto.

  • dircom |

    Conosco aziende che hanno immatricolato le auto dei loro commerciali italiani con targhe tedesche. La multa arriva al prestanome tedesco ma se non la paghi nulla succede e nessun punto perso dalla patente. Siamo proprio un triste paese di furbi! bye bye tutor e autovelox!!
    Ma lo Stato dov’è?
    [risponde Maurizio Caprino] Sarà interessante vedere se si riuscirà a definire bene giuridicamente anche questa ipotesi, in modo da inserirla nel decreto ministeriale che dovrà disciplinare il divieto di intestazioni fittizie appena introdotto dal Codice della strada. La vedo dura, perché è difficile dimostrare che un’operazione del genere è fittizia, salvo fare indagini approfondite e degne della caccia a un latitante. Ma la speranza è l’ultima a morire.

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